Riforma ATO: in provincia di Caltanissetta ne rimarranno due

Approvato il “Piano di individuazione dei bacini territoriali di dimensione diversa da quelli provinciali” riguardante la ricomposizione degli ATO in Sicilia. Il relativo decreto, firmato dal presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, è  stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione e annulla praticamente quello precedente del 2010 che prevedeva 10 ambiti territoriali ottimali (ATO) coincidenti con le nove province e uno per le isole minori. Con il nuovo provvedimento del presidente Lombardo, gli ATO aumentano a 18. Nella provincia di  Caltanissetta, praticamente rimane tutto com’era prima tranne il nome e vengono individuati due ATO: quello della provincia nord e l’altro per la provincia sud. L’ATO “Caltanissetta Provincia Nord” comprende 14 comuni: Acquaviva Platani, Bompensiere, Caltanissetta, Campofranco, Marianopoli, Milena, Montedoro, Mussomeli, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sutera, Vallelunga e Villalba. L’ATO “Caltanissetta Provincia Sud” comprenderà gli altri 7 comuni della provincia nissena: Butera, Delia, Gela, Mazzarino, Niscemi, Riesi e Sommatino. L’ATO Provincia nord, che comprende i 7 paesi nisseni dei Monti Sicani, conta una popolazione di poco più di 125 mila abitanti che producono 61.204 tonnellate di rifiuti ogni anno e che corrispondono a 487,3 Kg di rifiuti per ogni singolo abitante all’anno. Nel secondo ATO, quello nord, la popolazione è di 144 mila cittadini con una produzione di rifiuti complessiva di 66.588 tonnellate pari a 462.6 Kg per abitante all’’anno. Di fatto non sarà più realizzato un unico ATO provinciale per la gestione dei rifiuti, così come era stato previsto nel 2010 ma in provincia di Caltanissetta ne rimarranno due.