Processo “Kamarat”: il giudice non decide, udienza rinviata

PALERMO – Non una decisione ma un’ordinanza di rinvio: è questo il risultato al termine della lunga camera di consiglio del processo scaturito dall’operazione antimafia denominata “Kamarat”, che si celebra contro alcuni presunti esponenti delle cosche mafiose di Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini. Il gup del tribunale di Palermo, Giuliano Castiglia, non ha infatti emesso la sentenza come tutti si aspettavano, ma un’ordinanza con la quale ha disposto l’esame di alcuni collaboratori di giustizia e l’acquisizione di alcune intercettazioni. Il processo – che si celebre con il rito abbreviato – è stato rinviato così al 16 luglio.

In precedenza, il pubblico ministero della dda di Palermo, Giuseppe Fici, aveva chiesto 13 condanne: ergastolo per Angelo Longo, 47 anni, di Cammarata; 30 anni per Salvatore Fragapane, 55 anni, di Santa Elisabetta; 20 anni per Vincenzo Di Piazza, 71 anni, di Casteltermini; 14 anni per Salvatore Costanza, 62 anni, di San Giovanni Gemini; 12 anni per  Mariano Gentile, 58 anni, di Castronovo di Sicilia, Vitale Salvatore Collura, 59 anni, di Castronovo di Sicilia, Calogero Scozzaro, 53 anni, di Casteltermini, e Vincenzo Giovanni Scavetto, 70 anni, di Casteltermini;  10 anni per Francesco Baiamonte, 64 anni, di Casteltermini, e per Giuseppe Di Piazza, 43 anni, di Casteltermini; 8 anni per Salvatore Giambrone, 43 anni, di San Giovanni Gemini;  6 anni per Giovanni Chianetta, 33 anni, di Favara; 2 anni per Giuseppe Salvatore Vaccaro, 42 anni, collaboratore di giustizia di Sant’Angelo Muxaro. Tutti sono chiamati a rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso.

(fonte: AgrigentoFlash)