Televisione digitale terrestre: istruzioni per l’uso

MONTI SICANI – Più canali, maggiore qualità audio/video, multilingua, interattività, alta definizione e tridimensionalità: in un’unica espressione “televisione digitale terrestre”. In Sicilia il passaggio definitivo è iniziato l’11 giugno scorso, nei nostri comuni dei Monti Sicani sono tre le date cruciali: 19, 21 e 22 giugno. Sono questi infatti i giorni in cui avverrà lo switch-off, ovvero lo spegnimento delle frequenze analogiche e il passaggio definitivo alla tecnologia di trasmissione digitale.

Per vedere la tv digitale terrestre non è necessario cambiare il proprio televisore. Quello già presente in casa, per quanto datato, può servire allo scopo, purché sia collegato a un decoder per il digitale terrestre. Attenzione però: occorre un decoder per ogni apparecchio televisivo presente nella propria abitazione.
Nel caso invece si intenda acquistare un nuovo televisore, non ci sarà bisogno del decoder esterno, in quanto tutti i televisori in vendita – dall’aprile del 2009, secondo disposizioni di legge – integrano al loro interno un decoder per il digitale terrestre.
Davanti alla grande offerta di decoder e televisori, meglio optare per un prodotto contrassegnato da un bollino DGTVi. I bollini DGTVi sono la migliore garanzia che un utente possa avere al momento di acquistare un decoder per il digitale terrestre, o un televisore con decoder integrato, poiché hanno passato un test qualitativo in laboratori specializzati che ne garantiscono le funzionalità citate nel contrassegno.

Per ricevere il segnale digitale terrestre, è possibile dunque collegare al proprio vecchio televisore analogico un decoder esterno, oppure utilizzare un nuovo televisore con decoder digitale integrato. Per qualunque soluzione si opti, il sistema di classificazione istituito da DGTVi, permette di acquistare decoder e televisori adatti alle proprie esigenze di visione, ed evitare acquisti incauti o spese superflue.
Il sistema si basa su cinque bollini colorati che vengono apposti su decoder, televisori e moduli CAM (Modulo di Accesso Condizionato; sono disponibili per la definizione standard o per l’alta definizione) e che indicano quali delle varie componenti del segnale digitale terrestre possono essere ricevute. Ci sono prodotti per la sola ricezione dei canali in chiaro (quelli gratuiti), altri per i canali in chiaro e quelli a pagamento, altri che danno anche la possibilità di ricevere i servizi interattivi, altri ancora per i segnali in alta definizione. Partendo dalle proprie consuetudini o dalle proprie esigenze, ognuno potrà dunque dirigersi verso il prodotto più adatto, consapevole del fatto che il bollino DGTVi ne garantisce funzionamento e caratteristiche.

BOLLINO DGTVi

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Digitale terrestre: cos’è? Sul sito www.dgtvi.it è possibile ricevere tutte le informazioni e le risposte alle principali domande. In breve, la televisione utilizzerà esclusivamente segnali basati su codici binari (dall’inglese digit, cifra) come quelli dei computer, di Internet, dei cd e della telefonia mobile. In Italia, dove a differenza di altri Paesi europei il segnale televisivo è stato prevalentemente trasmesso via etere, erede naturale della tv tradizionale è cosiddetta televisione digitale terrestre, in sigla DVB-T (Terrestrial Digital Video Broadcasting). La televisione digitale terrestre è in corso di introduzione nel nostro Paese, dove coinvolgerà progressivamente gli oltre 20 milioni di abitazioni e 50 milioni di apparecchi televisivi. Il passaggio alla televisione digitale sarà completato – come previsto da una legge del Parlamento italiano – entro il 2012.

Pionieri in Europa e nel mondo sono stati gli impianti del Regno Unito che completeranno la trabsizione nel 2012: a seguire, gli Stati Uniti (che però hanno completato lo switch-off nel 2008) e da ultime le Filippine, che cesseranno la trasmissione analogica solo nel 2022. L’italia ha iniziato a sperimentare la tecnologia digitale nel 2003, il passaggio definitivo avverrà a inizio luglio 2012.

Già nel 1995, l’Europa ha emanato una direttiva – la 95/47/CE – che disponeva il passaggio graduale del segnale televisivo dall’analogico al digitale: lentamente, Regno Unito in testa come appena visto, gli Stati membri hanno recepito la normativa via via prodotta dall’UE e con leggi nazionali hanno stabilito le fasi del passaggio. Ma è nel lontano 1989, con la direttiva 89/552/CEE – rinominata “Televisione senza frontiere” – che bisogna rintracciare l’atto di nascita della tv digitale terrestre.

Per l’Italia il termine ultimo previsto per la conversione da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre (il cosiddetto switch-off), e quindi il termine ultimo per aggiornare gli impianti, era il 31 dicembre 2006 (come stabilito dalla “legge Gasparri”), ma il Consiglio dei ministri nel dicembre 2005 ha rinviato la cessazione del servizio analogico alla fine del 2008. Il 15 luglio 2006, durante la seconda Conferenza Nazionale sul Digitale Terrestre svoltasi a Napoli, Rai, Mediaset e Telecom Italia Media hanno presentato “Tivù”, la piattaforma unica per il digitale terrestre, un progetto con cui le tre aziende si impegnavano a fornire nuovi contenuti gratuiti su piattaforma digitale. L’allora ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni (Governo Prodi II) aveva anche indicato come data realistica per la chiusura della TV analogica il 2012, data ultima imposta dall’Unione europea per il passaggio definitivo al digitale.

 SWITCH-OFF: dove e quando

La prima regione italiana a convertirsi totalmente al digitale è stata la Sardegna nel 2008: la Sardegna è stata individuata infatti come area sperimentale, indicata come “area 16”. Il resto del territorio nazionale è stato poi suddiviso in 15 macroregioni, o aree tecniche, progressivamente interessate dalla transizione alla televisione digitale tra il 2009 e il primo trimestre del 2012. La Calabria e la Sicilia, le ultime due regioni a passare al digitale, appartengono all’area 15, che passerà al digitale entro il primo semestre del 2012 – fino al 4 luglio prossimo, quando anche a Palermo avverrà lo switch-off.