ATO CL1: riapprovato il progetto integrato dei rifiuti. Oggi si discute del conferimento in discarica

A conclusione dell’assemblea dei sindaci che fanno parte dell’ATO Ambiente CL 1, è stato riapprovato il progetto integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani sul quale l’assemblea si era già pronunciata favorevolmente lo scorso febbraio e per il quale la Regione Sicilia aveva chiesto espressamente la riconferma alla luce dell’emanazione della circolare da parte dell’Assessorato Regionale all’Energia. All’assemblea  erano presenti il rappresentante della Provincia regionale di Caltanissetta e praticamente tutti i 10 sindaci facenti parte della società d’ambito con l’eccezione di quelli di Sutera e Campofranco. “Il progetto, come ha dichiarato il liquidatore Elisa Ingala, è stato inquadrato alla luce delle dichiarazioni rilasciate dall’ing. Michelon, responsabile regionale dei Servizi Rifiuti, per il quale il progetto è nelle condizioni di essere approvato”. Non ostante il conforto delle parole della dott.ssa Ingala, la votazione non è stata unanime con il voto contrario del sindaco di Serradifalco e la non partecipazione al voto da parte dei primi cittadini di Bompensiere e Montedoro. Chio ha votato favorevolmente lo ha fatto con riserva, sotto l’aspetto giuridico, economico e finanziario, di sottoporre le valutazioni alle rispettive Giunte e Consigli comunali. L’altro argomento di cui si sarebbe dovuto parlare, anche se non inserito all’ordine del giorno, era quello del versamento nelle casse dell’ATO da parte dei comuni, dei quasi 900 mila € per scongiurare la chiusura, per quei comuni inadempienti, della discarica di Siculiana, ma l’argomento è stato quasi ignorato anche se i sindaci che nei giorni scorsi avevano fatto pervenire la loro quota (Mussomeli € 63.000, Campofranco € 15.000, Milena € 12.000 e Bompensiere € 3.000) hanno lamentato l’inadempienza degli altri sei comuni che depositano i loro rifiuti a Siculiana. C’è tempo sino a mercoledì  per rispondere alla “chiamata” dell’ATO e per questo oggi è prevista una riunione comune presso la Prefettura a Caltanissetta.

Rino Pitanza