Giovanni Marchese del Calcio Catania a Mussomeli: ora la Scuola Calcio porta il suo nome

MUSSOMELI  – Pomeriggio di sport presso i locali dell’Antica Pasticceria Normanna,dove si è tenuta la cerimonia seguita da rinfresco. A prendere la parola sono stati il sindaco, l’assessore Enzo Nucera, Giovanni Marchese, il padre (Lillo Marchese, allenatore del Mussomeli negli anni 80), Vincenzo Sorce (presidente dell’ASD Mussomeli), Totò Bella (in qualità di rappresentante della BBC, sponsor principale) e, nel finire, Gero Valenza. A far le veci del moderatore, Nino Lanzalaco. Presenti anche i rappresentanti dell’ASD Acquaviva e della seconda squadra di Mussomeli, la Chiaramontana.
Sono parole di ringraziamento, quelle di Sorce, prima di tutto perché il calciatore ha permesso di associare il suo nome alla scuola calcio, poi perché non ha rifiutato di recarsi a Mussomeli, nonostante il matrimonio imminente. Sempre da Sorce, arrivano le richieste all’amministrazione ad un supporto maggiore per queste attività, nonché i complimenti alla neopromossa Chiaramontana.

L’assessore allo sport, turismo e spettacolo, Enzo Nucera, invita, invece, tutti i giovani a seguire l’esempio di Marchese, che, iniziando dai campetti di sabbia, è arrivato a giocare ad alti livelli in Serie A. Non si lascia, inoltre, sfuggire l’occasione di ringraziare le due squadre mussomelesi per l’impegno profuso nei rispettivi campionati.

Dello stesso parere il sindaco, che esordisce con un “Marchese uno di noi” e che lo definisce “un simbolo da emulare” proprio per umiltà e attaccamento alla famiglia. Il sindaco, poi, continua dicendo che sono in previsione lavori di ammodernamento degli impianti sportivi, con illuminazione completa e campo in erba. Intanto i lavori urgenti partiranno a breve.

Lillo Marchese, padre di Giovanni, si è ritenuto soddisfatto di vedere come Mussomeli, sportivamente parlando, sia rimasta uguale. Per lui, il vero orgoglio deve essere giocare per la squadra del loro paese. I giocatori locali sono la vera anima dello sport.

L’ultimo a parlare è proprio Giovanni, che dapprima ringrazia gli organizzatori, poi dice che, per lui, Gero è come un fratello e Mussomeli è come casa sua, dato che suo padre glie ne ha parlato a lungo.  Continua il suo discorso dicendo che i calciatori, sono campioni perché stanno davanti la tv, ma i veri campioni sono i ragazzi che fanno calcio solo per passione e voglia. Ha, inoltre, concesso ai bambini l’opportunità di qualche domanda.

La cerimonia si è conclusa con una targhetta donata al calciatore con scritto “A GIOVANNI MARCHESE: GRANDE CALCIATORE, GRANDE UOMO, UN ESEMPIO”.

[nggallery id=373]