Seconda udienza del processo Kamarat, in due chiedono l’abbreviato

PALERMO – Seconda udienza al processo scaturito dall’operazione antimafia “Kamarat”. Nella prima l’associazione antiracket Libere Terre presieduta dall’imprenditore Ignazio Cutrò si era costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Arnaldo Faro. Lo stesso avevano fatto alcuni familiari di Costantino Lo Sardo, vittima di lupara bianca il 4 aprile del 1993, con l’assistenza dei legali Cultrera e Giracello. Ieri, davanti al gup di Palermo Giuliano Castiglia, il processo doveva entrare nel vivo ma lo sciopero degli avvocati (al quale i legali hanno aderito anche se alcuni imputati sono detenuti) ha costretto il giudice a rinviare. In ogni caso l’avvocato Antonino Gaziano ha depositato per iscritto la richiesta di ammissione all’abbreviato per due imputati, Vincenzo Di Piazza, 71 anni, e Francesco Baiamonte, 64 anni, entrambi di Casteltermini. Gli altri potranno farlo nel corso della prossima udienza. Gli imputati, in tutto, sono tredici. Sotto accusa anche Angelo Longo, 47 anni, di Cammarata; Mariano Gentile, 58 anni, di Castronovo di Sicilia; Calogero Scozzaro, 53 anni, di Casteltermini; Vincenzo Giovanni Scavetto, 70 anni, anche lui di Casteltermini; Giovanni Chianetta, 33 anni, di Favara; Vi-tale Salvatore Collura, 59 anni, di Castronovo di Sicilia; Salvatore Costanza, 62 anni, di San Giovanni Gemini; Vincenzo Di Piazza, 71 anni, di Casteltermini; Salvatore Giambrone, 43 anni, di San Giovanni Gemini; Salvatore Fragapane, di Santa Elisabetta, 55 anni; e Giuseppe Salvatore Vaccaro, 42 an- ni, collaboratore di giustizia di Sant’Angelo Muxaro.

 
Tratto dal Giornale di Sicilia del  21/03/2012 edizione Agrigento