
SUTERA – Continua la polemica scaturita dal distaccamento, causato dall’eccezionale ondata di vento che ha copito tutta la zona del Vallone e Sutera in particolare, di alcuni pannelli che coprivano l’ascensore di Sutera, la struttura che porterà, quando entrerà in funzione a pieno regime, i turisti e i visitatori dal paese alla sommità della montagna. Giorni fa era intervenuto sugli organi di stampa, l’avv. Marco Carruba ex sindaco di Sutera e molto vicino ai consiglieri comunali di minoranza e che aveva detto la sua in merito al fatto. Non si è fatta attendere la “voce” dell’attuale sindaco Gero Difrancesco con un proprio comunicato: “Non che voglia difendere, né il direttore dei lavori né tantomeno la ditta esecutrice dell’appalto – esordisce il Sindaco – ma le sparate profferite sul giornale dall’avvocato Carruba, hanno sollecitato in me una reazione alquanto indignata. Prima di ogni cosa il vecchio progetto dell’ascensore era morto e sepolto per il diniego della Soprintendenza ai Beni Culturali e Sutera rischiava di perdere il finanziamento del PIT se non avessimo riottenuto il previsto nulla osta paesaggistico modificando il progetto (che ci è costata circa 500.000 euro in più rispetto al finanziamento originario). Secondo, che quel progetto realizzato sempre dallo stesso progettista, non solo usava il cemento armato in una zona di pregio ambientale ma incideva anche sulla integrità della montagna, motivi per i quali la Sovrintendenza (o a ragione o a torto ormai non ci interessa) non avrebbe più riconcesso il nulla osta, se il progetto non fosse stato modificato. In ogni caso visto che all’avvocato Carruba preme molto iniziare un contenzioso con la Sovrintendenza, invece che farlo iniziare al Comune le cui finanze sono messe a dura prova, lo faccia egli stesso, utilizzando la facoltà che il TUEL affida ai singoli cittadini e cioè quella che “Ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune. Il giudice ordina l’integrazione del contraddittorio nei confronti del comune. In caso di soccombenza, le spese sono a carico di chi ha promosso l’azione o il ricorso…”. Così almeno può assumersi il merito di vincere una causa se dovesse vincerla o pagarne l’onere se dovesse perderla. Noi sappiamo soltanto che siamo molto dispiaciuti dei danni provocati dal vento eccezionale di questa giornata, disastrosa per tutta la provincia, e che faremo tutto quello che è nelle nostre facoltà per rimediare. Sappiamo sicuramente che stiamo facendo uno sforzo fuori dal comune, sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista amministrativo, per dare una struttura ed un servizio al nostro paese affinché non perda la speranza, durante la più grave crisi economica che la nazione sta vivendo dal dopo guerra in poi”. Per martedì è previsto un sopralluogo tra l’amministrazione, il direttore dei lavori e la ditta esecutrice per fare il punto della situazione e prendere le relative decisioni per ripristinare i pannelli nella loro collocazione originaria.
Rino Pitanza