Campofranco aderisce al Distretto Turistico delle Miniere

CAMPOFRANCO – Approvato dal Consiglio Comunale di Campofranco, presieduto da Lillo Guagenti, lo schema di atto costitutivo del “Distretto Turistico delle Miniere”. L’iniziativa, che era stata già deliberata dalla Giunta comunale, ha trovato favorevole riscontro nei consiglieri comunali che coinvolge gran parte dei comuni del territorio ricadente nel bacino gessoso solfifero della Sicilia Centro-meridionale che presenta, ancora prepotentemente visibili, i resti delle strutture minerarie abbandonate (nella foto l’ex miniera di Cozzo Disi) a causa delle note vicende storiche ed economiche del secondo dopoguerra. L’iniziativa, è caratterizzata da offerte qualificate di attrazioni turistiche, di beni culturali e ambientali, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale e che i territori delle province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento possono connotarsi importanti sedi di siti di archeologia industriale e archeologici delle civiltà pre-elleniche, oltre che attrattori turistici di grande rilevanza per il rilancio dei flussi turistici nella zona. Oltre a queste testimonianze storiche, la popolazione interessata è accomunata da valori, tradizioni, usi e costumi collegabili alle condizioni economico-sociali venutesi a determinare prima con lo sviluppo e successivamente con la decadenza della produzione mineraria. Gli scopi che si prefiggere raggiungere il  “Distretto” sono di sostanziale importanza per lo sviluppo economico del territorio collegato all’indotto turistico oltre che ad una crescita culturale delle popolazioni residenti: sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche; attuare interventi necessari alla qualificazione dell’offerta turistica urbana e territoriale; istituire punti di informazione e di accoglienza per il turista; sostenere lo sviluppo di marchi di qualità e di certificazione ecologica; promuovere le strutture ricettive, i servizi e le infrastrutture volte al miglioramento dell’offerta turistica; individuare e proporre particolari tipologie di architettura rurale a prescindere da qualsiasi ipotesi di utilizzazione di natura ricettiva, ristorativa e sportivo-ricreativa, L’Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti, di concerto con l’Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, individua i beni da tutelare al fine della adozione degli eventuali regolamenti di attuazione.

 Giada Pitanza