
CAMPOFRANCO – Agrigento: la terra di Pirandello, la città della Valle dei Templi e della Sagra del mandorlo in fiore, posto dove una volta nella vita il turista deve venire ad ammirare le bellezze storiche dei luoghi. Domani, però, sportivamente parlando tutto si concentra all’Esseneto dove ”Davide” Campofranco affronterà “Golia” Akragas nel big match della giornata con le due squadre appaiate al terzo posto. Il Campofranco affronterà la gara, come sempre, con il massimo rispetto per gli avversari ma consapevole della propria forza, con numeri che esaltano l’ottimo campionato sin qui disputato: 11 sono state le vittorie, 4 i pareggi e altrettante le sconfitte, tra l’altro lo stesso tabellino dell’Akragas, ma nel biglietto da visita che presentano i giallorosso campofranchesi, ci sono i 40 gol segnati (15 in più degli avversari) e Fabio Messina capocannoniere con 14 centri e, di contro, 7 gol in più subìti rispetto agli agrigentini. Mister Corrado Mutolo, insieme al suo “secondo” Salvatore Scozzaro, ha preparato la gara come di quelle importanti ma non decisive per gli obiettivi che la società si è posto e Panepinto e compagni hanno sicuramente un’occasione importane per dimostrare che quello fatto sino ad ora non è frutto del caso. Recuperato il difensore Provenzano, in infermeria c’è solo il portiere Semprevivo che non ha smaltito i postumi dell’infortunio patito durante la gara contro il Riviera Mamrmi, ma l’allenatore non si dispera di recuperarlo “provandolo” all’ultimo momento. Tutti gli altri sono a disposizione e pronti per questa gara dove il palcoscenico è sicuramente di quelli che possono far fare il salto di qualità soprattutto ai più giovani. Per quanto ri guarda la formazione, come sempre Mutolo deciderà all’ultimo, ma dovrebbero inizialmente andare in campo Di Martino, Kouyo, Provenzano, Immesi, Galeoto, Alderuccio, Di Leo, Lo Nigro, Panepinto, Polito, Messina. Oltre ai turisti per la Sagra e per i Templi, Agrigento vedrà “l’invasione” di 500 tifosi, adulti, ragazzi e intere famiglie che ammireranno, oltre il nuovo manto erboso dell’Esseneto e in attesa di vedere il proprio, le gesta dei propri beniamini con la speranza di tornare in paese e poter raccontare ancora una volta di una bella giornata di sport al di là del risultato che si avrà al triplice fischio dell’arbitro Cosimo Cataldo di Bergamo. E proprio sull’esito finale della gara, i tifosi campofranchesi non si esprimono più di tanto, forse in rispettoso ossequio ai Templi, alla Sagra e a Luigi Pirandello che in questi casi avrebbe sicuramente azzeccato il risultato finale: …. uno, nessuno e centomila.
Rino Pitanza