MUSSOMELI – Il poeta Tonino Calà si è conquistato “L’angolo della poesia” dell’edizione di domenica 15 del settimanale cattolico d’informazione, attualità e cultura “Settegiorni. Dagli Erei al Golfo”, edito dalla Diocesi di Piazza Armerina.
A scrivere su di lui Emanuele Zuppardo. Dapprima un breve excursus biografico dell’autore, con particolare riguardo a quanto finora pubblicato nel settore: da “Il viaggio”, edizioni ila palma di Palermo, a “Canti dell’anima”, Edizioni Progetto Cultura di Napoli. Poi cede la parola ad un altro scrittore mussomelese, Mario Ricotta: “Tonino Calà rifiuta una realtà che gli appare incomprensibile e seducente nello stesso tempo, si estranea e si macera, si sente escluso, ma qui nasce il suo amore verso le piccole cose della vita, verso i piccoli movimenti delle cose. Il poeta sta bene nella sua solitudine e la rivendica, gode nel dubbio e lo cerca per tormentarsene, come a riempire la nullità della vita, il vuoto dei giorni, la noia dell’esistere. Eppure: “Il fascino della vita mi prende / rapina d’amore che supera le paure”.
Motivo di tanta attenzione la sua poesia “A Dio”.
A Dio
Cosa ci sarà oltre le stelle
di questo globo imperfetto
che non conosce l’amore
smemorato delle sue origini e delle sue mete?
Dio
quante volte ti ho invocato
quante volte ti ho bestemmiato
delirio delle mie preghiere.
Sono qui
a fare i conti con la mia solitudine: dov’è la mia fede?
Vorrei una voce solitaria
che mi cantasse melodie
intonata al coro degli angeli
per credere ancora che l’uomo esiste.
Sperduto nel deserto del kaos
nascosta è la strada del vivere ma testardo d’amore Dio:
tu sei la mia unica fonte.
Sento di tradirti
per non essere uomo codardo
in questa realtà di fedeli a buon mercato.