Mussomeli: Calafiore e Buzzetta alla rassegna dei presepi di Palazzo Sgadari

MUSSOMELI – Un’inaugurazione in grande stile, con banda musicale e giochi d’artificio, per l’apertura della seconda rassegna dei presepi ideata lo scorso anno dall’assessore Enzo Nucera.
Per questo Natale la location scelta non è stata Via Barcellona ma le sale di Palazzo Sgadari. Così da sabato scorso e per altri sei giorni sarà possibile ammirare le creazioni di due maestri del settore: il mussomelese Giuseppe Calafiore e il cammaratese Giovanni Buzzetta. Ad esporre pure i ragazzi del Club Interact Valle del Platani di Mussomeli e il Signor Angelo Montagnino. Hanno dato una mano d’aiuto qua e là una Anna Catalano, Dario Ferreri, Franco Petruzzella, Seby Lo Conte, Salvuccio Mingoia e Graziella Scannella.
Gli allestimenti saranno visitabili il 29 e il 30 dicembre, il 2,  3, 5 e 6 gennaio, dalle 18:00 alle 22:00.
GIUSEPPE CALAFIORE – Delle produzioni artistiche messe a disposizione da Calafiore certamente quella che per dimensioni e significato assume più importanza è “… porta gioia ai deboli.” Un’opera realizzata, proprio per l’esposizione, insieme con un gruppo di giovani conosciuti la scorsa edizione: Salvo Diliberto, Di Simone Andrea, Walter Ferreri e Francesco Frangiamore. Con loro, dal 2 dicembre, presso l’anfiteatro Genco, ha dato vita a un presepe che si ispira alla Sicilia di fine Ottocento. Posto alle pendici di un’imponente rupe di arenaria, è stato pensato come parte di un progetto più ampio che prevede il prossimo anno la costruzione di altri gruppi di case e la modellazione di alcuni personaggi per scene particolari quali la raccolta delle olive e delle mandorle con la vecchia tecnica dell’abbacchiatura, il soffermarsi di alcune donne intente a dialogare fra le viuzze del borgo o affaccendate tra le mura domestiche.
Dirigente della condotta agraria, il Signor Calafiore ha sviluppato questa sua passione dopo aver visitato i presepi di Caltagirone. Dapprima non si curava molto di rappresentare le singole scene in scala, – come sottolinea lui stesso –  ma poi con il tempo si è impegnato ad affinare sempre più la tecnica ispirandosi anche ai presepi napoletani, e aggiungendo qua e là qualche colonna o altri elementi. Insomma da autodidatta, forte della sua praticità nel modellare, ogni anno crea qualcosa di nuovo per sé, e quando ha l’occasione di esporre, per gli altri.
GIOVANNI BUZZETTA – Il Maestro Buzzetta, delle realizzazioni della sua bottega artigiana di via Bari 15 a Cammarata, ha messo a disposizione una vera e propria opera che – ammette orgoglioso – è unica in tutto il territorio italiano. Statue da 170 cm, con abiti in stoffa, che grazie all’uso magistrale della terracotta e del gesso, fanno restare incantati i visitatori.
Figlio d’arte, ha trasmesso alle sue figlie, Leontina e Silvia, questa sua passione nel “manipolare l’argilla”.  Come famiglia realizzano presepi da quasi 40 anni, da quando nel lontano 1975 risiedevano nella vicinissima San Giovanni Gemini. Da allora hanno lasciato la loro firma in molte città d’Italia e non solo: da Napoli alla più vicina Casteltermini, da Ginevra a Bologna.
Il ricordo più bello che lo lega a questa sua “attività” è il dono fatto anni addietro a una rappresentante Singer che, non avendo la disponibilità economica per acquistare una sua creazione, si limitava ogni sera a visitare interessata la sua mostra all’Hotel della Valle ad Agrigento allora tenuta a battesimo dal grande Ignazio Buttitta.
Numerosi poi i collezionisti che si rivolgono a lui per opere ad hoc, e non pochi i mussomelesi.
Un suo presepe monumentale con 60 statue è esposto alla Torre del Castello di Cammarata.

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