Morte Carmisciano: indagati sei sanitari. Continuano le indagini

MUSSOMELI – Sei persone, fra medici e infermieri, sono state iscritte nel registro degli indagati perchè accusate, a vario titolo, della morte di Barbara Carmisciano (nella foto) la donna di 40 anni, originaria di Vallelunga e residente a Villalba, morta lo scorso agosto all’ospedale “Papardo” di Messina dopo otto mesi di agonia e dopo aver dato alla luce il suo bambino. Gli indagati devono rispondere di omicidio colposo. Il pubblico ministero Elena Caruso ha chiesto una proroga delle indagini in attesa dell’esito della consulenza medico-legale. La donna, ricoverata lo scorso 31 dicembre all’ospedale “Longo” di Mussomeli, diede alla luce il suo primogenito Vincenzo coronando un sogno atteso da ben 17 anni. Ma subito dopo il parto la donna perse conoscenza, venne intubata e trasferita da Mussomeli ad Enna e, infine, a Messina dove, dopo otto mesi è deceduta al reparto di Rianimazione. Gia’ lo scorso gennaio i familiari della donna avevano presentato una denuncia in relazione a un presunto caso di malasanità. Il 14 febbraio, in sei, fra medici e infermieri, vennero iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni colpose. I carabinieri della compagnia di Mussomeli sequestrarono le cartelle cliniche, così come disposto dalla procura di Caltanissetta. Con la morte della donna, il capo di imputazione di sanitari e paramedici si è aggravato: da lesioni colpose a omicidio colposo.

Fonte:  IL CORRIERE DI SICILIA