
SAN GIOVANNI GEMINI – Nel linguaggio popolare di una volta l’estate si chiamava “Stasciuni”. In quello sangiovannese e cammaratese, in particolare, secondo quella sapienza popolare che scandiva i tempi della vita con i tempi della fede, la “Stasciuni” era il tempo che seguiva immediatamente la festa di Gesù Nazareno. “Lusciu di Stasciuni” vuole essere il tentativo di recuperare le luci accese qua e là tra la storia e la leggenda, l’arte, la cultura e la fede di San Giovanni Gemini, soprattutto da quel 1961 che, con l’incoronazione di Gesù Nazareno, segna una tappa fondamentale nella coscienza di questo popolo.
In nove serate distribuite lungo l’estate sangiovannese 2011, “Lusciu di Stasciuni” propone una sorta di passeggiata ideale nel percorso tracciato in questi dieci lustri da uomini e donne che, più o meno silenziosamente e consapevolmente, ci hanno resi quelli che siamo.
Lo stile di questi incontri è volutamente quello semplice e popolare della conversazione e del racconto, del ritrovarsi per strada e del riscoprirsi, senza la pretesa di proporre trattazioni esaustive, ma piuttosto con l’intenzione di stimolare la curiosità verso il nostro passato, proporre un tipo di saggezza al nostro presente e suscitare una sana passione per il nostro futuro.
Queste conversazioni estive, frutto del lavoro di un’apposita Commissione Storica costituita all’interno dell’equipe di Pastorale della Cultura del Consiglio Pastorale Unitario, d’intesa con il Comitato della festa, costituiscono la seconda parte di questo Anno Giubilare che, dal 2 febbraio scorso al 14 settembre prossimo, nel riconoscimento della signoria di Gesù Nazareno, riscopre e celebra uno dei motivi più forti dell’identità del popolo sangiovannese e cammaratese.
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