
SUTERA – Il masso pericolante che incombeva lungo la sp20/bis che collega Campofranco e Sutera è stato fatto esplodere grazie all’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e speleologico (CNSAS) del Servizio Regionale Sicilia.
L’operazione, che ha consentito la riapertura del tratto stradale, è stata condotta nell’ambito di una consolidata collaborazione con l’Ufficio di Protezione Civile della Provincia Regionale di Caltanissetta, di cui è responsabile il geologo Salvatore Maria Saia.
La parte più difficile dell’approntamento dell’esplosivo e dell’apposizione delle cariche nei fori, preventivamente predisposti, è stata condotta dal GLD (Gruppo Lavoro Disostruzione), un team di specialistici del Soccorso Alpino formato da speleologi, tutti volontari, che si muovono a richiesta su tutto il territorio nazionale. L’esplosivo è stato fornito dalla ditta Vincenzo Profetto di Modica, che ha offerto pure la propria consulenza.
All’attività di rimozione hanno preso parte inoltre i tecnici e gli operai dei Comuni di Campofranco e Sutera. Altra fattiva collaborazione è pervenuta dal Distretto Minerario di Caltanissetta che ha rilasciato con rapidità i relativi nulla osta, e infine dalla Questura di Caltanissetta per le necessarie autorizzazioni.
Chiusa al transito nel tratto compreso tra il km 4,00 e il km 5,00, con conseguente necessità da parte degli automobilisti di un percorso alternativo molto lungo e tortuoso per raggiungere gli altri comuni del Vallone e la direttrice Agrigento-Palermo, l’arteria è stata attenzionata sia dal presidente dell’Ap Giuseppe Federico che dal Prefetto di Caltanissetta Umberto Guidato. Entrambi si sono prodigati per la messa in sicurezza dell’area rocciosa.
“Il rapporto tra Provincia e Soccorso Alpino, – si legge in una nota stampa – nell’ambito delle attività di Protezione Civile, prosegue per la risoluzione delle problematiche emergenziali e per definire un sistema di pianificazione provinciale per la prevenzione di calamità e catastrofi.”