
VALLELUNGA – Il professore Vincenzo Sinacori, autore del libro “Basta Va!”, è stato ieri pomeriggio ospite dell’Associazione “La Radice”, che ha organizzato e curato la presentazione del suo libro. Lo scrittore ha intrattenuto per più di un’ora il pubblico in sala raccontando la sua esperienza dentro le mura scolastiche. Un’esperienza che, grazie alla sua chiave di lettura, ha permesso ai presenti di sorridere e, contemporaneamente, di riflettere.
“Dietro queste frasi sgrammaticate che sia alunni che professori, spesso, enunciano, oltre a una coniugazione errata dei verbi, c’è un mondo tutto da scoprire, spesso sconosciuto anche ai genitori dei nostri alunni – spiega l’autore. Infatti il suo libro racchiude una lista di parole e frasi sintatticamente e grammaticalmente scorrette, appuntate dal professore durante i suoi anni di carriera. Dietro questi errori, però, si cela un bisogno di attenzione che gli studenti, con le loro furberie e monellerie, invocano ma che è troppo spesso incompreso e ignorato. Dietro una voglia di abbandonare la scuola “perché troppo pesante e troppo impegnativa” c’è anche la ricerca di un mondo di affezioni che solo un occhio attento può percepire.
La presentazione, tenutasi in via Garibaldi, si è conclusa con un caloro applauso del pubblico in sala, che ha ringraziato il professore per la simpatia e l’ironia con cui è riuscito a raccontare la vita dei giovani studenti, troppo spesso ignorata.
VALLELUNGA – Il professore Vincenzo Sinacori, autore del libro “Basta Va!”, è stato ieri pomeriggio ospite dell’Associazione “La Radice”, che ha organizzato e curato la presentazione del suo libro. Lo scrittore ha intrattenuto per più di un’ora il pubblico in sala raccontando la sua esperienza dentro le mura scolastiche. Un’esperienza che, grazie alla sua chiave di lettura, ha permesso ai presenti di sorridere e, contemporaneamente, di riflettere.
“Dietro queste frasi sgrammaticate che sia alunni che professori, spesso, enunciano, oltre a una coniugazione errata dei verbi, c’è un mondo tutto da scoprire, spesso sconosciuto anche ai genitori dei nostri alunni – spiega l’autore. Infatti il suo libro racchiude una lista di parole e frasi sintatticamente e grammaticalmente scorrette, appuntate dal professore durante i suoi anni di carriera. Dietro questi errori, però, si cela un bisogno di attenzione che gli studenti, con le loro furberie e monellerie, invocano ma che è troppo spesso incompreso e ignorato. Dietro una voglia di abbandonare la scuola “perché troppo pesante e troppo impegnativa” c’è anche la ricerca di un mondo di affezioni che solo un occhio attento può percepire.
La presentazione, tenutasi in via Garibaldi, si è conclusa con un caloro applauso del pubblico in sala, che ha ringraziato il professore per la simpatia e l’ironia con cui è riuscito a raccontare la vita dei giovani studenti, troppo spesso ignorata.