Domenica la tradizionale festa del Crocifisso dî tuagli

CAMMARATA- La coincidenza quest’anno nella medesima giornata del 1 maggio di diverse manifestazioni di carattere sociale e religioso ha consigliato di spostare la tradizionale festa del Crocifisso dî tuagli, la più antica processione cammaratese, alla seconda domenica di maggio. Le celebrazioni hanno avuto inizio domenica scorsa con l’uscita del simulacro dalla cappella dove viene custodito e con la breve processione nella piazza di Cammarata allo sventolio della bandiera grande della confraternita di Sant’Antonio Abate e al rullio dei tamburi. Esse proseguiranno nei giorni di giovedì, venerdì e sabato con il triduo di preparazione che prevede nella chiesa di San Domenico alle 17,30 la recita del rosario, seguita alle 18 dalla celebrazione eucaristica.

Domenica 8 maggio la popolazione sarà risvegliata dalla tradizionale maschiata, alla quale seguirà alle ore 8,30 la messa mattutina. Data la coincidenza con la festa della Madonna del Rosario e festa della mamma, alle ore 11,30 un’altra celebrazione eucaristica si concluderà con la recita della tradizionale supplica alla Madre di Dio.

Nel pomeriggio, dopo la celebrazione della liturgia solenne alle ore 18, avrà inizio, al ritmo dei tamburi ed alle note della banda locale, la tradizionale processione con la vara adornata di frutta e fiori, che, accompagnata dai membri della confraternita con la loro bandiera e dai fedeli, raggiungerà la piazza dei Cappuccini, da dove sarà impartita la benedizione ai due paesi e dove saranno offerti ai presenti bevande benedette, per poi attraversare tutto l’abitato di San Giovanni Gemini fino alla Piazza. Essa proseguirà per il viale Dionisio Alessi ed enterà a Cammarata dal ponte di Sant’Agostino, proseguendo per via Roma, il Castello e la Piazza della Vittoria.

Al rientro a San Domenico, come da inveterata consuetudine, tutto ciò che adorna la vara, le primizie locali, i manipoli di spighe, le piante di fave coi loro baccelli, i rami di ciliegio coi loro frutti, le fronde di arancio coi fiori di zagara e i fiori, sarà distribuito ai fedeli in segno di benedizione.



Nella foto di circa un secolo addietro un momento della processione, quando la vara, tirata da una catena umana, dalla Gianguarna lungo i campi raggiungeva il Palazzo.