ALTOLIA – «In alcuni momenti accadono degli eventi che stravolgono il corso della vita. È importante che la forza dei giovani trasmetta la voglia di rinascita di un’intera comunità». Lo spiega così Franca Sciliberto, con passione, il particolare gemellaggio nato tra il villaggio messinese di Altolia e il comune agrigentino di Cammarata. Un rapporto non di quelli istituzionali, ma intessuto dell’amicizia maturata dopo la tragica alluvione del 2009, tra la componente giovanile che frequenta l’oratorio di San Biagio ed alcuni giovani volontari e imprenditori del centro agrigentino. Un nuovo incontro tra i due gruppi si terrà oggi ad Altolia, facendo naturale seguito alla visita compiuta a Natale 2010 nel borgo di Cammarata. In quell’occasione una quindicina di giovani altoliesi, accompagnati dal consigliere provinciale Rosy Danzino, hanno potuto visitare il famoso “Presepe Vivente” di Cammarata, grande rappresentazione della Natività, cui dà il suo apporto la popolazione del contiguo comune di San Giovanni Gemini. Ed il gruppo messinese è stato accolto dai sindaci dei due centri agrigentini, Vito Mangiapane e Valerio Viola, e dal presidente del Comitato organizzatore del Presepe Vivente, Giuseppe Narcisi. «È stato un momento importante questo vissuto dai giovani di Altolia – racconta Franca Sciliberto, sorella del compianto Luccio Sciliberto, morto nell’alluvione dell’1 ottobre 2009 – dal punto di vista umano, culturale e anche delle opportunità. Infatti – prosegue – alcuni imprenditori dell’agrigentino, dimostrando grande sensibilità, hanno manifestato disponibilità per l’inserimento, a titolo gratuito, di alcuni giovani in progetti di stage».
Tratto da: gazzettadelsud.it