
MUSSOMELI – Appena una settimana dopo la sua uscita ha già superato i 20 milioni di euro d’incassi.
La notizia è dell’altro ieri e si riferisce al film di Checco Zalone Che bella giornata. Un traguardo significativo considerato che i ben informati ritengono che il kolossal americano Avatar aveva impiegato invece nove giorni per oltrepassare lo stesso limite.
Un traguardo raggiunto anche grazie al contributo del mussomelese Gero Alessi. Non tanto perché è stato tra le migliaia di persone che proprio martedì si sono recate al cinema per vedere la pellicola che in assoluto, nelle sue prime 48 ore di proiezione, ha avuto il più alto successo al botteghino superando, sempre per fare un confronto con nomi di rilievo nel settore, Harry Potter, quanto perché vi ha recitato come comparsa.
Trentacinquenne, laureando il prossimo novembre in infermieristica, si è trasferito a Milano nel 2006 per motivi di studio. Nella città del Duomo (e del film!) ha trovato anche lavoro, ma soprattutto ha potuto realizzare il suo sogno da bambino.
Si è dapprima iscritto ad un’agenzia di moda, seguendo corsi d’indossatore e partecipando a sfilate organizzate in showroom legati a grandi firme dell’abbigliamento, da Piazza Italia a Oviesse. Poi, un anno fa, è arrivata la scuola di recitazione. Ogni sabato e domenica frequenta difatti l’accademia ST Art School di Cologno Monzese, che gli offre tra l’altro l’opportunità di prendere parte, ogni tre mesi, a stage seguiti da nomi del calibro di Patrizia Rossetti o Gerardo Placido, fratello di Michele.
In passato, più di quindici anni fa, aveva già fatto teatro, a livello locale però, come componente della Compagnia Teatrale Dialettale di Pierenzo Costanzo.
Finora per lui la recitazione è stata un passatempo, una passione che a Mussomeli poteva coltivare soltanto durante le serate estive organizzate dall’amministrazione comunale, ma adesso, non esclude, che possa trasformarsi in un lavoro a 360 gradi.
Qual è il tuo ruolo nel film?
“Recito la parte di giornalista che deve intervistare Checco Zalone.”
C’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente sul set?
“La cosa più bella è stata scoprire che a mezzogiorno pranzavamo tutti assieme, senza alcuna distinzione fra attori. Pranzo a sacco per tutti.”
Hai già visto il film?
“Sono andato proprio l’altro ieri sera. È stato emozionante vedermi sul grande schermo, anche se la scena in fase di montaggio è stata ridimensionata di molto, più della metà delle battute sono state tagliate.”
C’è un personaggio che ti piacerebbe interpretare più di altri?
“Mi rivedo molto nelle vesti di comico alla Checco Zalone appunto, o alla Leonardo Pieraccioni. Insomma, condivido con loro quell’humor sottile di denuncia che coglie il cuore della gente e al contempo il nocciolo di ogni questione.”
Cosa conta davvero in questo tipo di lavoro?
“Certamente la professionalità e la serietà prima di tutto. Avere una buona dizione ad esempio, o conoscere a fondo le tecniche di recitazione, la mimica facciale, come muoversi sul set…”
Progetti per il futuro?
“Adesso in cantiere c’è una commedia brillante a teatro, sempre qui a Milano, la prossima primavera. Sono stato difatti selezionato nell’ambito di uno stage organizzato dalla Art School. Speriamo bene!”
Ti manca Mussomeli?
“Il mio primo pensiero è sempre di ritornare nella mia terra natia, dove ho la certezza dei miei affetti più cari, dalla famiglia agli amici. Magari un giorno potrei aprire una scuola di teatro…”