Un testo per Mina potrebbe essere la prossima fatica di Gero Riggio

MUSSOMELI – Una serata intensa sia per gli intervenuti che per il protagonista.

“Sono emozionatissimo”, esordisce Gero Riggio nel discorso di presentazione del suo primo album Guardando nel mio specchio.

La sala di Palazzo Sgadari ieri era piena di fan, gente comune di ogni età, anche di 93 anni, come la sua nonnina, che ha voluto condividere con lui un giorno così importante per la sua carriera artistica.

Non pensava da bambino di arrivare a raggiungere una tale meta, nonostante sentisse scorrere nelle vene quella linfa musicale che lo spingeva a costringere i suoi genitori a comprare le cassette dei Lunapop, i suoi idoli.

Ripercorrendo le tappe che a poco a poco lo hanno fatto conoscere a esponenti di spicco del settore, il cantautore mussomelese ha gli occhi lucidi ma la voce decisa. D’altronde solo una forte convinzione come la sua, unita ad enormi sacrifici umani oltre che economici, poteva portarlo a raggiungere un simile obiettivo.

“Ho capito cos’è la vita”, – dice – “spensi tutto il casino che c’era intorno a me” – sottolinea – sintetizzando con poche espressioni tre anni di lavoro.

L’anima di Gero e la sua musica emergono già dalla lettura del booklet allegato al CD, e dai vari simbolismi sparsi fra gli strumenti musicali per l’esecuzione dal vivo di alcune canzoni: il sole, per lui perfetta fusione fra religione e famiglia; la luna, il lato oscuro dell’esistenza, che associa alla perdita prematura di cari amici; e infine il fulmine che squarcia in due la sua personalità. Il tutto racchiuso in un grande cuore, perché “l’importante nella vita è sempre essere se stessi” – sostiene con convinzione-  e lui di certo lo è sempre stato. Una caratteristica che alla fine lo ha premiato, e per cui è apprezzato da tutti.

“Tu rappresenti il meglio della nostra gioventù mussomelese. – si è complimentato il sindaco Salvatore Calà – Tu ci onori. Onori la nostra cittadina, portando fuori ciò che Mussomeli esprime, talento.”

All’evento era presenti anche l’assessore Enzo Nucera, la cantante Alessandra Alessi, che è  andata via prima del previsto per motivi lavorativi, la talent-scout Angela Maniglia della Scuola di canto Arcadia, e il produttore artistico dell’album Leonardo Curiale. Quest’ultimo, alla tastiera, ha accompagnato  Gero nell’esecuzione di quattro brani, assieme a Luca Castiglione alla chitarra.

Assenti giustificati Michele Segretario, responsabile della Major Free, impegnato nella proiezione della prima di un docufilm di cui ha curato la colonna sonora, e la promoter discografica Rosita Davì, che ha fatto sapere tramite e-mail di aver preso contatti con il Maestro Capasso per far scrivere a Gero una canzone per l’intramontabile Mina, sebbene lui, molto umilmente, a fine conferenza, non ha negato si tratti di una possibilità al di sopra delle sue aspettative, per cui artisticamente non si sente ancora totalmente maturo.

[nggallery id=152]