“Cammarata Futura” risponde alle polemiche sollevate dalla minoranza

E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE LA VERITÀ!
Il perdurare della campagna mediatica e diffamatoria dell’opposizione rende necessario qualche chiarimento. Era giá certo alla chiusura delle urne che chi aveva subito una “cocente” sconfitta elettorale, avrebbe dato vita ad una dura opposizione politica, in seno al consiglio comunale, fatta di proposte alternative e comunque nell’interesse della cittadinanza. Ma e’stato subito chiaro che la minoranza ha “il dente avvelenato” ed ha dato vita ad una battaglia a suon di carta bollata e comunicati stampa. Si è subito intuito che questa minoritaria classe politica figlia del piú becero e presunto scomparso consociativismo volesse esercitare il proprio ruolo con la pretesa di rappresentaze in organismi cui riconoscono il ruolo di sottogoverni, con i quali nella prima repubblica si accontentavano gli sconfitti.
Ed ecco allora che, in occasione del rinnovo del collegio dei revisori contabili, avrebbero voluto imporre un loro “candidato” che tra l’altro a prescindere dalla professionalitá risultava senza dubbio il meno idoneo ad interpretare un ruolo terzo, distante da logiche di appartenenza, in quanto veniva individuato nel candidato a sindaco uscito sconfitto alle elezioni dello scorso maggio. Per avvalorare la richiesta di tale presunta necessaria rappresentanza si inventano la possibilitá di poter ricorrere ad un sistema di votazione non contemplato dalla legislazione regionale vigente, semmai riferibile alla legislazione nazionale mai applicata in Sicilia. Va detto peraltro che una volta tanto il legislatore siciliano e’stato più lungimirante, prevedendo che la elezione del collegio si facesse ricorrendo ad una triplice votazione, nella quale ogni consigliere si potesse esprimere su ogni componente del collegio medesimo, avvalorando la tesi che in questa maniera si potesse valorizzare al meglio la professionalitá dei candidati, rispetto alla logica spartitoria e della rappresentanza politica.
Confortati dalla legge si è proceduti alla elezione del collegio. La minoranza ha adito ricorso al T.A.R., con la ostentata speranza di ottenere una sospensiva della deliberazione consiliare (che non e’arrivata) ed in ultimo di ottenere una sentenza che stravolgendo l’attuale assetto legislativo gli desse a torto ragione. Noi applichiamo la legge e qualora il T.A.R dovesse rifarsi a qualche sentenza e non allo spirito della legge primaria, saremo determinati a ricorrere anche al CGA.
Ma non e’finita, perché sia in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2010 e del conto consuntivo 2009, poiché incapaci di opporre alle proposte dell’amministrazione una qualsiasi idea programmatica si cimentano in elucubrazioni tecniche giungendo finanche ad ipotizzare il falso in bilancio. Ancor più grave è l’avere dichiarato che l’amministrazione del Sindaco Mangiapane sia stata capace di ” eliminare le bollette di alcuni cittadini”, ma si puo’ arrivare a tanto pensare? Forse perche’ gli uomini di Alternativa per Cammarata, all’indomani della vittoria (mai arrivata), avrebbero voluto mettere in atto questa scellerata pratica clientelare?
Noi non apparteniamo a questa cultura ed i cammaratesi lo hanno capito e nel contempo lo hanno sottoscritto. Infatti, con la libera espressione del voto, hanno segnato un distacco mortificante, tra il Sindaco Mangiapane ed il candidato “revisore” pino giambrone, di ben 1087 voti.
E quando in ottemperanza al programma esposto in campagna elettorale la maggioranza porta all’attenzione del consiglio comunale lo Statuto della Istituzione per la gestione dei servizi sociali, si limitano a liquidare l’argomento con poche battute e con l’accusa di creare le condizioni per l’aumento dei “costi della politica”. Nulla di piú puerile e di piú lontano dal vero, visto che a giorni saranno smentiti dai fatti, tant’è in occasione dell’assestamento di bilancio verrá approvata tra l’altro una manovra che prevede la riduzione del 10% delle indennitá di carica del Sindaco, Giunta e Presidente del C.C. e la utilizzazione di queste economie per le indennità del C.di A. della Istituzione senza alcun aggravio di costi a carico del bilancio comunale. Tutto ció perche siamo determinati e vogliamo misuraci sulla quantità e qualità dei servizi resi alla cittadinanza, nella convinzione che anche nel nostro piccolo paese sono cresciute le richieste e le esigenze di servizi alla persona, riguardanti soprattutto le fasce economicamente deboli, per le quali è difficile se non impossibile l’accesso ai servizi medesimi.
CAMMARATA FUTURA