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Chi pagherà tutto questo spreco?
Il Gruppo consiliare “Alternativa per Cammarata” costretta a ricorre al TAR per far rispettare i diritti delle minoranze.
Non basta votare una delibera ed avere i numeri per avere ragione ma bisogna anche rispettare la normativa. I Consiglieri di maggioranza del comune di Cammarata hanno votato due delibere nominando tre tecnici, vicini politicamente all’attuale Amministrazione, calpestando il diritto della minoranza ad esprimere i propri rappresentanti. Noi siamo convinti di essere nel giusto e che la modalità di elezione del collegio dei revisori sia stata scorretta e forzata, per questo motivo aspettiamo con fiducia la sentenza del TAR che sicuramente ci darà ragione.
Dobbiamo spiegare ai cittadini che il Collegio dei revisori dei conti, eletto dal consiglio comunale, è organo di controllo interno del comune di Cammarata: ha il compito di garantire che l’attività amministrativa sia conforme agli obiettivi stabiliti dalla legge; collabora con il Consiglio comunale nello svolgimento della sua funzione di indirizzo e di controllo; svolge la funzione di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione; esprime pareri obbligatori sulla proposta di bilancio di previsione e sui documenti allegati, nonché sulle variazioni; predispone una relazione sullo schema di rendiconto della gestione.
In sede di Consiglio Comunale il gruppo consiliare “Alternativa per Cammarata” ha fatto rilevare che in Sicilia ogni consigliere comunale ha diritto ad eleggere un solo componente e ad esprimere una sola preferenza in seno all’operazione di votazione. La normativa, nel rispetto delle minoranze, prevede, secondo una giurisprudenza amministrativa ormai consolidata nel tempo, una sola votazione per il collegio limitando il voto singolo ad ogni consigliere. Ma la maggioranza, pur nella consapevolezza di non aver ragione, per ben due volte ha eletto i propri rappresentanti senza tener conto delle osservazioni del gruppo “Alternativa per Cammarata”. Una prima volta due componenti, dei tre eletti del Collegio dei revisori, erano ineleggibili (noi l’abbiamo segnalato ma come al solito non siamo stati ascoltati) e sono stati costretti a non accettare l’incarico; successivamente si è dovuto convocare un secondo consiglio comunale con perdita di tempo e di risorse per la surroga. La minoranza ha risollevato il problema della rappresentanza in seno al collegio dei revisori, ma ancora una volta la maggioranza ha disatteso la normativa votando i propri rappresentanti e costringendo il gruppo consiliare “Alternativa per Cammarata” a ricorre al TAR per far rispettare i propri diritti .
Sicuramente tra qualche giorno uscirà la sentenza che farà giustizia dei soprusi fatti finora e ridicolizzerà l’azione amministrativa di un gruppo di consiglieri (e tra questi vi sono persone che tanto hanno scritto, in un giornalino locale, sulla la difesa dei diritti) che ritiene di poter votare delibere che calpestano la minoranza solo perché “loro hanno i numeri”; ma ancor di più ridicolizzerà il gruppo dirigente (sindaco, presidente del consiglio ed assessore) che fa votare ai propri consiglieri queste delibere (con il consenso del responsabile degli affari legali) che saranno bocciate dal TAR.
Certamente si procederà, tra qualche settimana, ad una terza elezione per eleggere correttamente il collegio dei revisori del comune di Cammarata. Però quanta fatica, quanta perdita di tempo, quanto spreco di denaro pubblico per convincere quest’Amministrazione dalla dura cervice !!!
Gruppo consiliare “Alternativa per Cammarata”