
Nell’ultimo Consiglio Comunale del 04-08-2010 è stata approvata dalla maggioranza, con voto contrario del Gruppo “Alternativa per Cammarata”, la costituzione della “Istituzione per l’esercizio dei servizi sociali” proponente il Sindaco Vito Mangiapane.
È bene spiegare ai cittadini che da sempre i servizi sociali del comune sono stati gestiti in economia sia per le caratteristiche che per le modeste dimensioni del servizio. Bisogna inoltre ricordare che la gestione è stata affidata ai dipendenti comunali e, nonostante a volte sia mancata la figura dell’assistente sociale, è stato uno dei settori del Comune meglio funzionante.
Oggi, si parla di crisi mondiale dell’economia e non siamo più al tempo delle vacche grasse, il governo nazionale e regionale con la finanziaria riducono i costi della politica sopprimendo Enti, strutture, figure istituzionali come il Difensore Civico e diminuendo il numero degli Assessori delle Giunte Comunali e Provinciali.
Invece a Cammarata, su proposta del Sindaco, la maggioranza va controcorrente: vota la costituzione dell’ “Istituzione per l’esercizio dei servizi sociali”, creando di fatto dei posti di sottogoverno retribuiti, facendo lievitare la spesa anziché ridurre i costi e sottraendo, quindi, somme da poter utilizzare per lo sviluppo del paese.
Infatti, lo statuto di questa “Istituzione” prevede la nomina, da parte del Sindaco sulla base di indirizzi del Consiglio Comunale, di un Consiglio di Amministrazione composto da un Presidente e da due membri.
Al Presidente spetta un’indennità non superiore a quella prevista per gli assessori del Comune di Cammarata e ai due membri del Consiglio di Amministrazione spetta un’indennità pari a ½ di quella del Presidente. Inoltre, Presidente e membri hanno diritto al rimborso spese sostenute per missioni e attività di istituto. Anche il Direttore, nominato dal Sindaco tra i dipendenti comunali, avrà un’indennità di direzione.
Se consideriamo la disponibilità dei locali e tutto il corredo di impegni del personale che ruoterà attorno a questo Consiglio di Amministrazione è facile capire che nei prossimi 5 anni il Comune dovrà sostenere una spesa complessiva presumibile non inferiore a 250.000,00 euro.
Ora, che tutti i problemi di Cammarata sono risolti, possiamo spendere e spandere con leggerezza! Tant’è che le tasse sono state ridotte! Sono stati rilanciati i settori del Commercio, dell’Agricoltura e della Zootecnia! I problemi della viabilità rurale e del completamento delle opere pubbliche sono stati risolti! Quindi non rimane altro da fare a questa Maggioranza che creare qualche posto di sottogoverno nei Servizi Sociali per dare risposte a politici disoccupati rimasti fuori dal giuoco delle poltrone!
E i veri disoccupati? Possono aspettare il prossimo turno di servizio civico, possibilmente dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione della “Istituzione”.
Purtroppo dobbiamo constatare come Carta Vetrata, che tanto ha scritto contro queste spartizioni di prebende, oggi non ha l’autorità di imporre di non portare in CC queste proposte indecenti ma addirittura non si vergogna di votarle favorevolmente.
Questa delibera non poteva e non doveva essere portata in CC oltre che per le motivazioni politiche sopra considerate, anche perché la relazione previsionale e programmatica 2010-2012, allegata al Bilancio Comunale, non prevede la costituzione della “Istituzione per l’esercizio dei servizi sociali”.
Quindi questa delibera è stata approvata in contrasto con l’art. 170 del Testo Unico Enti Locali e dell’art. 30 comma 4 del Regolamento Comunale di Contabilità che dispone: “Sono inammissibili e improcedibili le deliberazioni del Consiglio e della Giunta che non sono coerenti con le previsioni della relazione previsionale e programmatica di cui all’art.170 dell’Ordinamento”.
Ancora una volta, nonostante il gruppo consiliare “Alternativa per Cammarata”, puntualmente in Consiglio Comunale abbia fatto rilevare tutte queste problematiche, la maggioranza, contro il Regolamento Comunale di Contabilità, non ha ritirato la delibera ma l’ha votata, dichiarando che l’impegno economico sarà preso nel prossimo anno, dimenticando che la relazione previsionale e programmatica ha valore triennale e che comunque la proposta di delibera doveva essere ritirata perché inammissibile ed improcedibile .
A noi piace pensare, dopo le argomentazioni portate in Consiglio Comunale, ad un ripensamento del Sindaco che valuti la grave crisi economica in cui versa il nostro paese e ritorni a fare gestire i Servizi Sociali in economia, come prevede l’art. 22 della legge 142/90 in cui viene specificato che i Comuni e le Provincie possono gestire i servizi sociali “in economia, quando per le modeste dimensioni e per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o un’azienda”. L’auspicio è che si adoperi a dare risorse, mezzi, strumenti e stimoli al personale del settore che già opera nel nostro comune al fine di organizzare in modo efficiente ed efficace un servizio così importante per i nostri cittadini.
Gruppo Consiliare
“Alternativa per Cammarata”