
ACQUAVIVA PLATANI – In cinque speravano di ricavarne un bel bottino. Memetel Nicu, rumeno, classe 1990, operaio, Memetel Ionut, 1982, operaio, Andrei Robert Ionut, 1987, operaio, Koki Anane, 1974, liberiano nullafacente e Mustafa Dumitru, 1958, rumeno, tutti residenti ad Agrigento, ieri pomeriggio hanno tentato invano di derubare vecchi macchinari dall’ex pastificio di Acquaviva Platani, lungo la ss189 Agrigento – Palermo. Con un ingegnoso sistema di carrucole, erano già riusciti a riempire il cassone di un autocarro, per un peso complessivo di mezza tonnellata fra pezzi interi in ferro, componentistica varia, lamiere, grossi tubi in acciaio e metallo in genere. Armati di bombole, tubature in gomme e fiamme ossidriche, pensavano di caricare ben due camion. Il loro piano però è stato interrotto dall’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Mussomeli che, notando del movimento nel piazzale antistante lo stabilimento, e insospettiti dalla presenza del mezzo e di un altro nascosto all’interno dell’edificio, hanno deciso di intervenire dopo aver chiesto prontamente alla centrale operativa rinforzi. Il liberiano, difeso adesso dall’avvocato Pecoraro del Foro di Caltanissetta, si è dato subito alla fuga, ma è stato bloccato poco dopo. Gli altri, assistiti dall’avvocato Salvago del Foro di Agrigento, hanno tentato invano di nascondersi. Arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in concorso, sono stati tradotti presso la Compagnia di Mussomeli e poi alla Casa Circondariale di Caltanissetta a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno Dodero. Molto probabilmente si tratta degli stessi ladri che in questi giorni hanno fatto razzia fra le autovetture di Mussomeli, rubando soprattutto autoradio. Dalle indagini dei militari era emerso infatti che la fascia oraria frequentemente interessata dal fenomeno fosse non solo quella della tarda nottata, ma anche quella pomeridiana. Per questo motivo erano stati disposti particolari servizi di pattugliamento anche in abiti civili che, evidentemente, sono serviti.
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