MUSSOMELI – Continua la lotta dei comuni nisseni contro l’approvazione del Piano paesaggistico provinciale redatto dalla Soprintendenza. Per il prossimo 6 maggio hanno difatti organizzato una mobilitazione generale a Palermo dinanzi la sede dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e Ambientali per chiederne la sospensione. Sindaci, consiglieri comunali, rappresentanti della Provincia, degli ordini professionali, e i comitati spontanei sorti in questi mesi, si sono dati appuntamento alle 10:30, in via delle Croci, per un no corale da gridare all’assessore competente per il ramo Gaetano Armao. Una decisione presa al termine della riunione svoltasi stamattina nell’aula consiliare provinciale e indetta dall’assessore al territorio e ambiente Franco Giudice (nella foto). E proprio lui, in apertura, ha voluto ricordare il recente incontro avuto con Armao che, pur invitando i Comuni a fare nuove osservazioni, ha di fatto rigettato ogni ipotesi di sospensione del Piano, contro il quale già molti di loro hanno fatto ricorso al Tar e attendono la sentenza per il 10 maggio venturo. Nel corso dei lavori il primo cittadino di Sutera Gero Difrancesco, oltre a proporre la manifestazione di giovedì prossimo, ha lamentato l’assenza della deputazione nazionale e regionale nell’affrontare e cercare di risolvere la problematica, “mentre la politica – ha affermato – avrebbe dovuto giocare un ruolo determinante.” Alessandro Di Leo, assessore di Campofranco, ha rimarcato le ripercussioni di tale strumento sulla comunità, sulla scia di Stefano Alletto, presidente dell’Ordine degli architetti, che ha parlato di cadute nefaste sull’economia locale. Piero Lo Nigro, presidente dell’Ordine degli agronomi, ha ricordato come nessuna risposta sia giunta Soprintendenza alle formali richieste di spiegazioni avanzate dal suo Ordine preannunciando che, qualora la manifestazione di Palermo non sortisca risultati positivi, inoltrerà come categoria una denuncia alla Procura della Repubblica. L’assessore Giudice, nell’annunciare che anche la Provincia farà formalmente osservazioni e opposizione, ha infine invitato tutti a una partecipazione massiccia alla protesta di giorno 6.“Dev’essere il nostro – ha detto – un momento di unità che ci veda interagire compatti nell’esclusivo interesse della difesa del territorio, che è stato escluso dalla preventiva concertazione di base ai fini della redazione del Piano. A questo proposito, nell’invitare tutti a mobilitarsi assieme a noi, ho chiesto ai rappresentanti dei vari Comuni di farci avere tutta la documentazione finora elaborata, deliberazioni, ricorsi e quant’altro, affinché possiamo elaborarne una sintesi a base provinciale.”