Terzo corso Studi Sociali “Laici nella Chiesa e Cristiani nella Società”

ALESSANDRIA DELLA ROCCA – “Caritas in veritate in re sociali per una nuova generazione di politici cattolici”

<<Lavatevi,purificatevi,allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni,cessate di fare il male,imparate a fare il bene,cercate la giustizia,soccorrete l’oppresso,rendete giustizia all’orfano,difendete la causa della vedova>>. Con le parole di Isaia,cap.1 vv.16-17,Don Baldo Reina,Vicario Diocesano per la pastorale ha dato inizio alla presentazione dell’Enciclica di Benedetto XVI “Caritas in veritate “,presso l’Eremo-Santuario della Comunità Apostolica Passionista di Alessandria della Rocca, il 20/03/2010.L’incontro è stato promosso dall’Associazione Culturale Laici nella Chiesa e Cristiani nella società, d’intesa con l’Assistente P.Leonardo, responsabile dell’eremo santurio madonna della rocca, in sintonia e unità d’intenti con Don Giuseppe Castellano,Vicario foraneo della zona pastorale “San Giacinto Giordano Anzalone” .Il convegno, puntualizza il presidente dell’associazione , segna l’approdo obbligato del 3° corso di studi sociali,e pone il fondamento per aprire percorsi futuri verso l’orizzonte della formazione evangelica e dell’accompagnamento pastorale di una nuova generazione di cattolici impegnati nella politica. Ciò secondo l’auspicio di Benedetto XVI,(Pontificio Consiglio per i Laici 15/11/2008) reiterato costantemente dalla CEI,e, proprio in questi giorni, dal suo presidente, il Cardinale Bagnasco.

-Ma il tema opportunamente si colloca nei nuovi orizzonti pastorali della Chiesa Agrigentina emersi nel Convegno Pastorale Diocesano,celebrato il 6 marzo al Palacongressi di Agrigento.

-Nella <<sfida educativa>> con la quale si confronta la Chiesa in Italia nel prossimo decennio, dovrà trovare necessariamente posto a recuperare nuova centralità il pensiero sociale della Chiesa.

-E ciò non può non coinvolgere la Chiesa Diocesana fortemente impegnata in una nuova conversione pastorale che impegna ad un cambiamento di mentalità di sacerdoti,religiosi e laici, ad un rinnovamento radicale degli organismi di partecipazione per la nuova evangelizzazione del XXI secolo.

-Forte della sua competenza pedagogica Don Baldo accompagna l’uditorio alla scoperta dei tesori dell’Enciclica,<<vero e proprio prontuario sociale cristiano per il XXI secolo>>. La carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa. Ma in ambito sociale, giuridico, culturale, politico, economico corre spesso il rischio di essere fraintesa ed estromessa dal vissuto etico. Corre il rischio dell’irrilevanza a interpretare e dirigere le responsabilità morali. Perciò la necessità di coniugare la Carità con la Verità, e nella direzione segnata da San Paolo della <<veritas in caritate>> (Ef.4.15) ma anche in quella della <<caritas in veritate>>. Solo nella verità la carità risplende e si libera dal rischio del sentimentalismo,dell’emotivismo e del fideismo. La carità e la verità costituiscono il fondamento e la dinamica della dottrina sociale della Chiesa. Perciò con grande slancio innovativo Benedetto XVI dice che essa è <<caritas in veritate in re sociali>> annuncio della verità dell’amore di Cristo nella società.

-Proprio ancorando alla carità e alla verità il servizio della Chiesa all’uomo e a Dio, già Paolo VI proponeva la Populorum Progressio, che papa Rattzinger considera <<la Rerum Novarum dell’epoca contemporanea>> che illumina il cammino dell’umanità in via di unificazione.(cv.n..8). E ribadisce due grandi verità :

-tutta la Chiesa in tutto il suo essere e il suo agire,quando annuncia,celebra ed opera nella carità, e tesa a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo.

-l’autentico sviluppo dell’uomo riguarda unitariamente la totalità della persona in ogni sua dimensione. (cv.n.10)

-ma lo sviluppo è vocazione perché ogni vita è vocazione. Perciò esso nasce da un appello trascendente ed è incapace di darsi da sè il proprio significato ultimo. Non vi è umanesimo vero se non aperto verso l’assoluto. Lo sviluppo umano integrale richiede il suo interamento in un <<umanesimo trascendente>>. Ma quale la novità che interpella il nostro tempo? Senza dubbio la novità principale va individuata nella globalizzazione che segna <<l’esplosione dell’interdipendenza planetaria>>. Dentro la globalizzazione va ripensato lo sviluppo, va riprogettato nella sua totalità, dando spazio a nuove prospettive al dialogo interculturale,superando i rischi dell’eclettismo culturale e dell’appiattimento culturale che separano la cultura dalla natura umana, percorrendo un cammino aperto alla trascendenza.(cv.n.26). Procedendo su questa scia Don Baldo ha introdotto l’attentissimo uditorio ai temi della fraternità e della gratuità assolutamente richiesta per uno sviluppo veramente umano. Ancora una volta Benedetto XVI riprende, attualizzandole, le prospettive profetiche di Paolo VI. Occorre dare anima etica ed antropologica alla globalizzazione, se si vuole orientare la stessa verso una umanità solidale, in termini relazionali, di comunione e di condivisione. Sottolinea ancora Don Baldo come sia fondamentale comprendere non solo l’approccio teologico dell’enciclica, ma anche quello filosofico ed altamente politico. In questa direzione è fondamentale capire quanto dice il Santo Padre : <<Occorre quindi impegnarsi incessantemente per favorire un orientamento personalista e comunitario, aperto alla trascendenza, del processo di integrazione planetaria>>. E’ d’obbligo il riferimento a Maritain,Mounier e al pensiero personalista e comunitario. E’ evidente che ciò comporta una revisione e una riprogettazione dei modelli dello sviluppo privilegiati finora. Non è accettabile l’economia di mercato, se questo diventa l’assoluto, non c’è solo la giustizia commutativa,c’è anche quella distributiva,… L’economia deve essere civilizzata, posta a servizio dell’uomo, andando oltre la logica del profitto. Andando di questo passo Don Baldo accenna ai nuovi orientamenti della Chiesa sui nuovi problemi del nostro tempo,affrondati dall’Enciclica nei capitoli III,IV e V soffermandosi per ultimo sull’ambiguità della tecnica. Conclude l’oratore il suo articolato percorso con le parole del Santo Padre : <<senza Dio l’uomo non sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi egli sia>> “Senza di me non potete far nulla” (Gv.15,5), ma <<Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo>> (Mt.28,20).Intenso,approfondito e fecondo il dibattito animato dalla partecipazione di Ignazio Guggino,Enzo Lo Scalzo,Enzo Di Natale ed altri laici impegnati. Accolte con vivo consenso le conclusioni di Don Baldo e di Don Giuseppe Castellano,stimolanti sul piano dell’azione.