Cammarata: V Centenario della Fondazione del Convento Domenicano 1509-2009

0BCAMMARATA – Il 27 novembre 1509 a Cammarata fu fondato il convento domenicano presso l’antichissima chiesa di Sant’Antonio, oggi conosciuta comunemente come San Domenico. Questa istituzione nei quattro secoli di sua storia trasmise ai cammaratesi un grande patrimonio di spiritualità e di cultura e rese alla popolazione servizi insostituibili, quali l’alfabetizzazione della popolazione, l’organizzazione di strutture di sostegno sociale ai più deboli – le confraternite -, l’educazione cristiana di tutti i ceti. In questo convento risiedettero o si formarono personaggi che altrove portarono idee innovative, quali Maurizio De Gregorio, che a Napoli nel primo Seicento organizzò a sue spese una “camera delle meraviglie”, quelli che oggi sono i musei, e che può essere considerato un antesignano nell’ideazione di questo genere di strutture culturali, o Pietro Vincenzo Platamone, uno dei due vescovi nati a Cammarata, che ancora a Lipari è ricordato per il suo mecenatismo, o Vincenzo Trayna da Santo Stefano, che si spinse fino in Boemia e Moravia in tempo di serrato confronto coi protestanti o, ancora, Francesco Langela, che, dopo una vita romanzesca trascorsa nelle corti romane, da Cammarata partì per fondare a Mussomeli un altro convento domenicano.

Per l’occasione l’amministrazione comunale ha patrocinato l’edizione di una guida della chiesa, perché non si perda memoria di opere d’arte e manufatti lasciati dai domenicani e ricchi di significati e di connessioni col nostro passato, che se saputi guardare ed interpretare fanno emergere dall’animo cammaratese tante idee e tanti valori che incosciamente ci portiamo ancora dietro. Orgoglio, intelligenza, perspicacia e generosità cammaratesi hanno le loro radici nelle strutture culturali, sociali e religiose che hanno informato la vita dei nostri antenati, che li hanno educato in un certo modo. Tra queste strutture il convento domenicano ebbe sempre un ruolo preminente, se non unico.

Il volume è stato redatta da p. Carlo Longo, cammaratese e preside dell’Istituto storico domenicano – Università S. Tommaso – di Roma e consultore delle cause dei santi al Vaticano. Esso vedrà la luce quanto prima e a suo tempo sarà presentato e distribuito alla popolazione come piccolo scrigno della memoria collettiva del paese.

Il giorno di Capodanno 2010, invece, nella liturgia celebrata nella chiesa di San Domenico alle ore 17, saranno commemorati tutti i frati domenicani che nel corso di quattro secoli spesero le loro energie a servizio dei cammaratesi e i confrati di Sant’Antonio, che li sostituirono nella gestione della chiesa, dopo la soppressione del convento avvenuta nel 1866, e che, soprattutto ne curarono con enormi sacrifici la ricostruzione dopo l’incendio del 1913. Doveroso ricordo di centinaia di nostri antenati, in parte noti e in parte anonimi, che ci hanno lasciato una ricca eredità di valori, di idee e di opere d’arte.