
MUSSOMELI – Una data: 12 novembre 2003. Un evento: 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e 2 civili uccisi davanti la base italiana MSU (Multinational Specialized Unit) dei Carabinieri dallo scoppio di un camion cisterna pieno di esplosivo. Circa 140 feriti. Sei anni dopo, oggi, 12 novembre 2009, un gesto per ricordare quelle persone vittime del primo grave attentato a Nassiriya nel corso della missione militare in Iraq “Antica Babilonia”, seguita alla seconda guerra del golfo. Un cesto di fiori deposto stamattina ai piedi del Monumento dei Caduti in piazza Umberto. Così il Colonnello Aus. Calogero Schifano, che nel 2004 ha prestato servizio proprio in quella città, ha voluto rendere omaggio a chi ha pagato con la vita il proprio lavoro di pace. “Interpretando il sentimento che nutrono tutti i militari delle Forze Armate presenti in simili teatri operativi, – ha dichiarato – spero che il nostro sacrificio in termini di vite umane, di risorse economiche e di sudore, abbia contribuito in qualche modo a portare un po’ di pace in quelle zone martoriate.” Con lui il Vice Comandante Maresciallo Aiutante della Compagnia dei Carabinieri Lorenzo Chiatante, che è stato in quei luoghi nel 2006, il S. Tenente Vittorio Catania, il Comandate della Polizia Municipale Vincenzo Calà, e tre studentesse della scuola elementare di via Madonna di Fatima, le sorelle Giorgia e Giada Dilena, rispettivamente della V e IV A, e Sofia Pintavalle, V A.