Nel conclave che inizierĂ il 7 maggio nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Pontefice, ci sarĂ un figlio della nostra terra agrigentina e siciliana, il sangiovannese Don Baldo Reina, nominato da Papa Francesco cardinale nel Concistoro del 7 dicembre 2024 e vescovo ausiliare di Roma il 29 giugno del 2022.
Vicario generale di Roma e Arciprete di San Giovanni in Laterano, Don Baldo, classe 1970, ha sempre dimostrato di avere un legame speciale con Papa Francesco che tanta fiducia gli ha accordato riconoscendone gli evidenti talenti e affidandogli incarichi delicati e di grande responsabilità . Monsignor Reina durante la messa per le sue esequie ha letto con grande emozione la preghiera dell’Ultima Commendatio e Valedictio e ha anche celebrato nella Basilica di San Pietro la terza delle messe per i Novendiali, cioè i nove giorni di messe in suffragio del 266° Pontefice della storia dell’umanità . Durante la malattia di Bergoglio, ha, inoltre, presieduto la via crucis al Colosseo.
Di fronte al ritorno di Papa Francesco alla Casa del Padre, il Cardinale Reina ha affermato come tutti ci siamo sentiti simili a pecore senza pastore, ricordando i molteplici processi di riforma della vita della Chiesa sconfinati oltre le appartenenze religiose avviati dallo stesso Pontefice che ha scelto il nome del poverello di Assisi come segno indiscusso della semplicità e del ritorno concreto al messaggio evangelico, tratti emblematici del suo operato come successore di Pietro. S.E.R. Reina ci ha anche invitato a essere fedeli al Signore seminando il bene con le nostre vite nella certezza che chi seminerà nel pianto mieterà nella gioia, così come ha fatto sempre il Papa fino al gesto di benedire e abbracciare il suo popolo nel giorno di Pasqua poco prima di morire, ultimo atto del suo seminare senza risparmio.
Unico siciliano presente al conclave insieme al messinese Cardinale Montenegro, Arcivescovo di Agrigento fino al 2020, Monsignor Reina ha dichiarato di sentirsi disorientato, ma poi ha capito che sarà Dio a guidare i cardinali nel delicato compito di scegliere la nuova guida terrena della Chiesa universale. Tutta la diocesi agrigentina accompagna con la preghiera il nostro caro Don Baldo, che ricordiamo è anche “papabile” come ogni cardinale elettore, affinché il Signore lo preservi da ogni male e lo illumini nel suo costante e instancabile servizio a favore della Chiesa che, oggi più che mai, deve essere trasformata in un ospedale da campo sempre attenta alle necessità dei più deboli, dei più emarginati e dei più bisognosi, come ci ha chiesto di fare Papa Francesco, incessante promotore di pace e di rispetto verso gli esseri umani e verso l’intero creato.
Irene Catarella