
SANTO STEFANO QUISQUINA – Un progetto della Galleria EtnoAntropologica per custodire e valorizzare l’identità popolare nei Comuni del circuito Honos.
Prende ufficialmente il via “La Banca della Nostra Memoria”, un progetto promosso dalla Galleria EtnoAntropologica, ideato e donato alla collettività dalla sua fondatrice e presidente Laura Liistro.
L’iniziativa segna l’inizio di un nuovo percorso di cittadinanza attiva condiviso con i Comuni del circuito Honos, che aderiscono con entusiasmo a una visione concreta di custodia, trasmissione e rivalutazione dell’identità popolare.
I Comuni siciliani coinvolti in modalità diverse sono:
Santo Stefano Quisquina, Palazzo Adriano, Contessa Entellina, Mazzarino, Corleone, Pietraperzia, Buscemi, Canicattini Bagni, Solarino.
Un archivio vivo della memoria collettiva per la “Banca della Nostra Memoria” che nasce con l’obiettivo di raccogliere, digitalizzare e custodire oggetti, fotografie, documenti, testimonianze orali e materiali che raccontino la vita quotidiana delle comunità locali fino agli anni ’50 del Novecento.
Non solo un archivio fisico e digitale, ma un luogo simbolico e reale di riconoscimento e valorizzazione delle radici culturali, costruito con il contributo diretto della cittadinanza.
Ogni cittadino può partecipare:
• Donando materiali legati alla memoria del territorio;
• Segnalando la presenza di beni, oggetti o documenti rilevanti;
• Condividendo racconti o testimonianze da raccogliere oralmente.
Tutti i materiali saranno registrati ufficialmente dall’ente coinvolto , catalogati da esperti territoriali , digitalizzati e custoditi secondo criteri scientifici e trasparenza, con l’indicazione del donatore e dei dati disponibili (contesto, provenienza, datazione).
Una rete di Comuni, un progetto condiviso
Il progetto è il frutto di una collaborazione attiva tra enti locali, comunità e operatori culturali, e si propone come modello replicabile di patrimonio partecipato, accessibile e inclusivo.
Una vera e propria banca comunitaria della memoria collettiva che restituisce voce, dignità e visibilità a quelle storie che, pur nella loro semplicità, rappresentano l’essenza delle nostre comunità.
“Questa banca non conserva solo oggetti, ma l’anima dei nostri paesi. È un atto di responsabilità collettiva e di amore verso il nostro passato”, dichiara Laura Liistro, presidente della Galleria EtnoAntropologica.
Come partecipare?
Tutti i cittadini e le cittadine interessate possono rivolgersi agli uffici comunali preposti indicati nei siti istituzionali ufficiali.
Attività che si svolgerà esclusivamente con il patrocinio e la collaborazione dei Comuni del circuito HONOS.
COMUNICATO


