“Far finta di essere sani”: a Santo Stefano Quisquina arriva il festival su immigrazione e diritti umani

Santo Stefano Quisquina, 21 e 22 dicembre 2024 – Il borgo di Santo Stefano Quisquina, incastonato nel cuore dei monti Sicani, ospiterà la prima edizione del festival “Far finta di essere sani”, ideato e organizzato dai componenti dell’associazione Facciamocisentire, in collaborazione con l’associazione Nunsiparti di Palermo e la Rete degli studenti medi dei monti Sicani.

Un evento pensato per promuovere un dialogo aperto e coinvolgente su immigrazione e diritti umani, capace di richiamare giovani da tutta la Sicilia e di ispirare nuove prospettive.
Il festival si articola in due giornate tematiche, che si svolgeranno presso l’aula consiliare “F. Maniscalco”, ciascuna dedicata a un argomento centrale: sabato 21 dicembre sarà interamente incentrato sull’immigrazione, mentre domenica 22 il focus si sposterà sui diritti umani.

I partecipanti potranno immergersi in questi temi cruciali attraverso workshop condotti da esperti e personalità di rilievo, locali e non, offrendo uno spazio di approfondimento unico nel suo genere.
Ogni giornata si concluderà con momenti di riflessione collettiva, creando occasioni di confronto autentico e di scambio tra giovani e figure esperte nel settore.
Nella zona dei Sicani, geograficamente e socialmente problematica, un gruppo di giovani vuole dimostrare che la marginalità geografica non deve e non può diventare marginalità in tema di opportunità e diritti. È proprio la mancanza di prospettive che spinge ragazze e ragazzi ad abbandonare la propria terra natia. Negli ultimi venti anni sono andati via dalla Sicilia 300 mila persone, di cui 200 mila sotto i 35 anni. Ogni anno la Sicilia perde 15 mila persone, di cui 7 mila giovani laureati (Fonte Svimez).
Ma c’è un diritto, speculare ed egualmente potente, che è il diritto a migrare.
La Sicilia, per la sua vicinanza alla costa nordafricana, è uno dei principali punti d’approdo per i migranti che attraversano il Mediterraneo.
Troppo spesso impedito da politiche miopi che costruiscono muri laddove dovrebbero ergere ponti, tale diritto è e resta una delle principali prerogative del singolo.
Entrambe le problematiche si muovono all’interno di una cornice di violazione sistematica dei diritti umani basilari e coinvolgono il diritto alla vita nelle aree marginali.
Anche in una realtà desolata, che sembra spingerci ad andare lontano, il nostro sguardo non si ferma alle difficoltà che direttamente ci riguardano, ma intercetta problematiche più ampie.
Così viviamo il nostro essere giovani, rivendicando la possibilità di indignarci, nel desiderio di costruire una società più giusta, attenta alle minoranze, alle classi più deboli, che prevenga i problemi e non segua la logica distorta dell’emergenza.
Il festival, naturalmente, non si ferma ai workshop: alla sera, il borgo di Santo Stefano Quisquina si animerà con eventi musicali nei locali del paese, invitando i partecipanti ad esplorare la cultura locale in un’atmosfera di festa. Durante l’evento sarà inoltre possibile vincere, tramite sorteggio, opere di noti artisti e usufruire di codici sconto per le consumazioni nei locali convenzionati.
Gli organizzatori offriranno una struttura per permettere agli intervenuti di pernottare gratuitamente, purché muniti di sacco a pelo.
La partecipazione è gratuita, ma è necessario registrarsi compilando il modulo disponibile al link nella bio dell’account Instagram ufficiale del festival (@_farfintadiesseresani__) o inviando un’e-mail a f.sentire2022@gmail.com.
Santo Stefano Quisquina vi aspetta il 21 e 22 dicembre per un fine settimana all’insegna dell’impegno, della cultura e del dialogo, dove ogni voce conta per costruire insieme un futuro più inclusivo e consapevole.

Di seguito il programma:

Giorno 1: Interculturalità

14:30-15:00 Registrazione e Accoglienza, Apertura ufficiale del festival
Workshop 1: “La Sicilia come frontiera europea”, a cura di Giovanni Panepinto
Workshop 2: “Costruire cittadinanza: l’importanza dello ius scholae per un’Italia più inclusiva”, a cura di Maria Rosaria Provenzano
Pausa
Workshop 3: “Il ruolo delle ONG e le politiche migratorie”, a cura di Rocco Sciascia
Discussione finale con esposizione delle riflessioni svoltesi nei working groups
Serata musicale presso il bar Pi Greco

Giorno 2: Radici

10.00-10:30 Registrazione e Accoglienza
Workshop 1: “Diritto alla vita nelle terre marginali”, a cura di Elisa Chillura.
Workshop 2: “Disabilità: percorsi di accessibilità e consapevolezza sociale”, a cura di Ilaria Scolaro e Domenico Pullara.
13:00-14:30 Pausa Pranzo
Workshop 3: “Diritto a Restare in Sicilia: Migrazioni, Sviluppo e Opportunità”, a cura di Clara Pipitone
Discussione finale con esposizione delle riflessioni svoltesi nei working groups
16:30-18:00 Restituzione, evento di Chiusura – “Essere sani: verso un Futuro di Inclusione e Giustizia” – e sorteggio opere d’arte.

 

COMUNICATO