Villalba: Intitolazione vicolo al Maresciallo Pietro Purpi, Medaglio d’oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri

VILLALBA – Il vicolo adiacente la Chiesa Madre San Giuseppe sarà intitolato al Maresciallo d’alloggio Ordinario a piedi Pietro Purpi, ucciso a Villalba mentre era a capo della Stazione dei Carabinieri il 4 dicembre 1943, per ricordarne il valore militare, il senso del dovere e della giustizia.
La cerimonia di intitolazione si svolgerà venerdì 11 ottobre 2024 alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Alle ore 10:30 si terrà un incontro presso la Biblioteca comunale Padre Alfonso Iucolino, a seguire lo svelamento della targa e il taglio del nastro.
“Per noi è un onore poter intitolare il vicolo al Maresciallo Purpi” dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Calogero Diliberti “Era un proposito al quale tenevamo particolarmente e che finalmente siamo riusciti a realizzare. Pietro Purpi è stato un fulgido esempio di eroismo e non comune senso del dovere e per questo, oltre che per il suo valore militare, è stato insignito nel 2023 della Medaglia d’oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri. Ad 81 anni dalla sua morte Villalba avrà una strada intitolata a suo nome perché è doveroso ricordare e celebrare il suo impegno nella lotta alla criminalità locale spinta fino all’estremo sacrificio”.

Biografia Pietro Purpi
Pietro Purpi nasce a Petralia Sottana in provincia di Palermo il 23 novembre 1905. La sua carriera militare inizia presso il Distretto Militare di Cefalù come soldato di leva. Nel 1924 viene lasciato in congedo illimitato. Nel maggio 1925 è chiamato alle armi a disposizione del 31° Reggimento Fanteria e nel novembre dello stesso anno è nominato Caporale. A fine mese è mandato in congedo anticipato “per aver tenuta buona condotta ed aver servito con fedeltà ed onore”. Il 2 aprile 1927 è riammesso in servizio col grado di Carabiniere a piedi nella Legione di Palermo con la ferma di tre anni. Nell’agosto 1935 è nominato Vicebrigadiere, nel 1939 viene promosso a Brigadiere.
Il 18 gennaio 1943 viene trasferito a Villalba con il grado di “Maresciallo d’Alloggio Ordinario”. Purpi assume il comando della Stazione dei Carabinieri di Villalba in una fase molto delicata sia per le
operazioni belliche sia per la pubblica sicurezza che vede persino un esponente di spicco della mafia siciliana assumere la nomina di Sindaco del paese.
Il 4 dicembre 1943, alle 18:30 circa, mentre si sta recando verso il Circolo dei civili insieme all’avvocato Beniamino Farina e al presidente Giuseppe Scarlata Purpi viene raggiunto da uno dei colpi di moschetto sparati da due individui che si dileguano immediatamente. Soccorso immediatamente e trasportato presso la Caserma, muore circa due ore dopo per una grave emorragia dovuta alla pallottola che gli ha perforato l’arteria polmonare. Prima di morire tuttavia fa in tempo a manifestare i suoi sospetti indicando come possibili assalitori i fratelli Giuseppe e Ignazio Giambra e Vincenzo Piazza detto “manuncola”.
I militari dell’Arma iniziano subito le indagini sull’assassinio del Maresciallo Purpi. Il primo ad essere arrestato è Piazza che viene fermato il 23 dicembre a Mussomeli. Nel corso del suo interrogatorio Manuncola racconta ai carabinieri che gli ideatori ed esecutori dell’assalto sono i fratelli Giambra desiderosi di liberarsi di Purpi che li perseguitava per i loro delitti. Dopo aver aderito inizialmente al progetto criminale, Piazza decide di tirarsi indietro venendo a conoscenza di quanto accaduto soltanto il giorno dopo dagli stessi Giambra che se ne vantano.
Dopo mesi di latitanza in cui l’Arma concentra ingenti risorse per le operazioni di ricerca e cattura, nella notte tra il 1° e il 2 luglio 1944 i due assassini vengono finalmente individuati. Ne scaturisce un conflitto a fuoco che culmina con la morte di Ignazio e Giuseppe Giambra. I carabinieri dunque riescono a consegnare alla giustizia i due esecutori dell’omicidio, ma alcuni dubbi restano sulla possibilità che i reali mandanti siano rimasti occulti.
Da quello che la moglie di Purpi racconta alla figlia pare infatti che tra il maresciallo e don Calogero Vizzini, boss mafioso e Sindaco di Villalba in quel periodo, i rapporti fossero molto tesi. Secondo la vedova è lo stesso Vizzini a decretare la morte di Purpi perché questi stava redigendo una relazione sul suo conto. Nonostante le ricostruzioni di alcuni studiosi che puntano anch’essi il dito contro il boss mafioso, non vi sono agli atti prove concrete che ne dimostrano il coinvolgimento.
Ciò che invece emerge dall’esame della documentazione storica dell’Arma dei Carabinieri è l’impegno dei militari affinché questo crimine non rimanesse impunito, per dare giustizia ad un Maresciallo zelante e ligio al proprio dovere.
Il 14 novembre 2023 al Maresciallo d’alloggio Ordinario a piedi Pietro Purpi è stata conferita la Medaglia d’oro al valore dell’Arma dei Carabinieri con la seguente motivazione:
Comandante di stazione in area caratterizzata dalla presenza di bande criminali, disponeva un’interrotta attività finalizzata a tutelare la popolazione locale vittima di violenze, minacce e altri gravi reati da parte di una banda armata, composta da tre pericolosi malviventi, di cui uno evaso pochi giorni prima e un altro già latitante. Fatto segno a proditoria e improvvisa azione di fuoco in un vile agguato tesogli in pieno centro abitato da due sicari, evidenziando eccezionale senso del dovere e ferma determinazione, riusciva, benché gravemente ferito, a fornire determinanti indicazioni per l’identificazione e l’arresto dei responsabili. Fulgido esempio di eroismo e non comune senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio. Villalba (CL), 4 dicembre 1943.

COMUNICATO 

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