CAMMARATA – Con la Santa Messa, alcuni cenni storici sulla Chiesa dell’Annunziata e l’intronizzazione del Santissimo Crocifisso hanno avuto inizio i festeggiamenti del Santissimo Crocifisso della Pioggia nella Chiesa dell’Annunziata del quartiere Gianguarna a Cammarata, organizzati dal Comitato del SS Crocifisso della Pioggia. Dopo la Santa Messa concelebrata dal rettore e figura storica del paese di Cammarata Don Mario Albanese e presieduta dal fine storico e studioso cammaratese Padre Vincenzo Lombino che ha incentrato la predica sulla figura di Giovanni Il Battista e il ruolo dell’essere profeta, la Professoressa Irene Catarella ha tenuto l’intervento previsto nel programma indossando i panni della Contessa Margherita Abatellis circondata dagli Abatellis Branciforti, rappresentati per l’occasione dai ragazzi dell’Arca onlus Roberta e Pasqualino e dalla Vicepresidente Simona Infantino e la Tesoriera Pina Reina.
Non è stato un caso tutto ciò perché si è certi, come lo storico Monsignor Domenico De Gregorio ribadisce rifacendosi al Pirro, che il Monastero delle suore Benedettine annesso alla Chiesa dell’Annunziata è stato fondato da un conte Abatellis di Cammarata. Essendo il primo Conte della dinastia Federico I, bisnonno di Margherita, si pensa che sia stato proprio lui. Inoltre, la fondazione della Chiesa che non è certa, in base ad alcuni elementi architettonici indicativi, si farebbe risalire al tardo medioevo e quindi a un periodo parallelo alla fondazione del Monastero o di poco antecedente. L’unico dato certo è la presenza di un’epigrafe con datazione sull’arco a sesto acuto della cosiddetta “Appinnata”, cioè il portico antistante la chiesa che costituisce un particolare architettonico che la rende particolarmente preziosa in quanto la Chiesa dell’Annunziata è l’unica in provincia di Agrigento a presentare ancora questo elemento. Nelle altre chiese che lo possedevano, infatti, è stato distrutto. Questa epigrafe sotto il rilievo delle tre croci del Golgota afferma “Hoc opus fecit… Barnaba De Callari”, cioè che questa opera, cioè l’arco, fece eseguire Barnaba Callari, un benefattore cammaratese, nel 1521, data in cui Margherita Abatellis governava la Contea di Cammarata. Siamo, quindi, sicuri che diede il permesso per i lavori che non si è certi essere stati fatti ex novo o fossero di ristrutturazione.
La Professoressa Irene Catarella ha entusiasmato tutti raccontando non solo le bellezze architettoniche e artistiche della chiesa e del monastero, ma anche le storie legate al Crocifisso della pioggia, coinvolgendo i presenti. La presenza del Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giovanni Gemini con i variopinti abiti rinascimentali ha voluto sottolineare la continuità della storia nella fede per il miracoloso Crocifisso della Pioggia che, appunto, viene invocato soprattutto per porre fine alla siccità o in caso di alluvioni. Per chi vuole saperne di più, ecco il video dell’intervento:
https://youtu.be/v5iNk_BcxbU?si=DC3VbYG0xykwiTRh
COMUNICATO