CAMMARATA – Un’emozione straordinaria per il Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giovanni Gemini che hanno inaugurato la Settimana della Cultura 2024 a Cammarata, una manifestazione in più giorni ricca di eventi interessanti e di ogni genere. La tematica di quest’anno è la Donna che, come ha evidenziato l’Assessore alla Cultura Alfonso Di Piazza, deve essere rispettata e valorizzata. Tra le altre cose, donna è anche la nuova direttrice artistica Patrizia D’Antona davvero molto brava. Ed è per questo che gli Abatellis Branciforti sono stati invitati a fare memoria di una grande nobildonna, la Contessa Margherita Abatellis vissuta tra la fine del 1400 e il 1500, che ha segnato profondamente la storia di Cammarata con il suo operato e la sua stirpe di antenati e discendenti che dal 1431 al 1680 l’hanno governata elevandola a Contea e rendendola potente e prospera insieme all’annesso territorio di San Giovanni Gemini che hanno fondato come paese e fatto ducato dandogli una dignità propria. Brillante la performance della Presidente degli Abatellis Branciforti Irene Catarella che ha interpretato con passione e grande puntualità storica la Contessa Margherita evidenziandone il carattere forte e intraprendente e alcune delle innumerevoli opere che la stessa aveva fatto realizzare mentre era in vita e che ancora sono visibile ai contemporanei. Bravissimi tutti i membri del gruppo storico che con classe ed eleganza ne hanno interpretato la stirpe, in particolare fantastici i ragazzi dell’Arca onlus Roberta e Pasqualino e le bambine presenti Emma, Sandra e la piccola Aurora, e tutti i più grandi, tra cui la Vicepresidente Simona Infantino, la Tesoriera Pina Reina e il probus vir Salvo Infantino, le Consigliere Valentina Infantino ed Elisa Raimondi, la responsabile performance Emily Carta, e l’immancabile responsabile tamburi Salvatore Fluca. “Io sono la Contessa Margherita Abatellis innamorata della Contea di Cammarata”, ha esordito la Professoressa Irene Catarella presentandosi alle nobili dame e ai gentili messeri del futuro, come in modo geniale, ha definito gli intervenuti che subito si sono appassionati alle sue parole che hanno fatto scoprire quanto gli Abatellis e i Branciforti, dai quali proveniva Margherita per parte di madre, abbiano migliorato a 360 gradi Cammarata non tralasciando alcun settore di vita, contribuendo a far prosperare territorio, arte, società e religiosità. “Con il mio primo marito Federico II Abatellis abbiamo fatto costruire la Chiesa di San Domenico e anche la Chiesa di San Vito che risale agli inizi del 1500. Abbiamo chiamato da Palermo Antonello Gaggini e la sua scuola per scolpire la statua della Madonna della Neve nel Santuario di Maria Santissima di Cacciapensieri, abbiamo abbellito la Chiesa di San Biagio, ma anche la Chiesa di Santa Domenica, nota come Batia, fatta costruire nella metà del 1400 proprio da un nostro antenato. Grazie alla donazione di Barnaba Callari abbiamo concesso nel 1521 l’abbellimento della Chiesa dell’Annunziata con un portico, inizialmente dedicata alla Madonna degli Infermi e fatta costruire dal nostro antenato Federico I Abatellis. Io ho fatto erigere un monumento funebre a mio padre Antonio il cui fastigio, voi gente del futuro, potete trovare nel Santuario di Maria SS di Cacciapensieri, ho fatto dedicare l’antica Chiesa di San Giovanni alla Madonna del Carmelo e alla morte del mio secondo marito Blasco Branciforti gli ho dedicato un monumento funebre nella Chiesa Madre di Cammarata”, ha spiegato la Professoressa Irene Catarella dimostrando come il territorio attuale di Cammarata sia imprescindibilmente legato a Margherita e alla sua stirpe, auspicando che anche nel presente e nel futuro lo si faccia prosperare come hanno fatto loro. Tutto il Gruppo Storico Abatellis Branciforti ha ringraziato il Sindaco Giuseppe Mangiapane e l’Amministrazione per l’invito. Il Sindaco Mangiapane è intervenuto per ringraziare tutti e mettere in evidenza l’importanza di promuovere il paese di Cammarata, soprattutto nel suo centro storico, con iniziative che possano davvero aprire orizzonti nuovi alla cittadinanza e a tutti gli intervenuti al fine di fare scoprire la bellezza del territorio, il valore delle sue origini e la promozione delle sue potenzialità.
COMUNICATO