Progetto NERD? (Non È Roba per Donne?) un riconoscimento per Sofia e Loredana dell’IISS Pirandello di Bivona

BIVONA – Le eccellenti alunne Sofia Calderone e Loredana Grifasi della classe V B Scientifico dell’IISS Pirandello di Bivona diretto dalla preside Giusi Gugliotta, cogliendo con entusiasmo l’invito a partecipare all’iniziativa promossa dall’Università Sapienza di Roma con la collaborazione dell’IBM dal titolo Progetto NERD? (Non È Roba per Donne?) mirata a promuovere lo studio dell’informatica tra le studentesse, hanno ottenuto un riconoscimento degno di nota.

Sofia e Loredana hanno partecipato all’evento introduttivo (Nerd Girls) e ai successivi laboratori (Be Nerd!) validi come attività PCTO, avvicinandosi al modo dell’Intelligenza Artificiale supportate da esperti dell’IBM.
Sperimentando il lavoro di gruppo da remoto con altre tre loro coetanee, studentesse di tre licei siciliani, hanno progettato e realizzato una chatbot, un software che simula ed elabora le conversazioni umane, consentendo agli utenti di interagire con i dispositivi digitali come se stessero comunicando con una persona reale. La chatbot, che hanno chiamato ADA,in onore della prima donna programmatrice Ada Lovelace, è una “assistente digitale” che aiuta le giovani studentesse ad orientarsi nella scelta della facoltà universitaria da frequentare condividendo storie di donne importanti. ADA chiede all’utente se preferisce le materie scientifiche o umanistiche e se ha le idee chiare sulla facoltà da frequentare. In base alle risposte date, fornisce delle informazioni su donne importanti nell’ambito scelto dall’utente tratte da riassunti di libri e trame di film inseriti nel codice di programmazione dalle stesse ragazze. Il loro progetto, al di là della buona esecuzione della chatbot, è stato apprezzato proprio per il dettaglio dei materiali di accompagnamento, la cura della bibliografia e il potere ispirazionale della chat stessa.

Sofia e Loredana raccontano:
Grazie alla partecipazione al Progetto NERD? (Non È Roba per Donne?) abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con ragazze di istituti di tutta Italia e di fare squadra con tre ragazze di altre città della Sicilia: ci siamo confrontate, aiutate e sostenute quando trovavamo dei “bug” nel codice di programmazione. Soprattutto, però, ci siamo divertite perché capire come scrivere il codice è stata una sfida intrigante che ci ha coinvolte al massimo: il mondo della programmazione era nuovo per noi, ma questo non ci ha bloccate e abbiamo proseguito. Ci ha spinte a conoscere figure di donne rimaste nascoste che speriamo poter presentare a tutti.
Il messaggio che desideriamo diffondere è questo: ogni donna deve avere il coraggio di alimentare la propria passione per la conoscenza. In ambito STEM, le donne sono state nascoste dalle figure maschili, alle quali spettava un posto prioritario. Il titolo del nostro progetto è “la Conoscenza è donna” e attraverso il prodotto che abbiamo realizzato, ADA, vogliamo far conoscere importanti figure femminili in ogni ambito, dalla letteratura classica a quella inglese, dall’archeologia all’ingegneria.
Il nostro impegno ha dato i suoi frutti: siamo state selezionate tra più di trenta progetti in tutta la Sicilia, classificandoci al quarto posto della classifica nazionale.Siamo molto orgogliose del risultato che abbiamo ottenuto: oltre 15000 partecipanti, 490 progetti consegnati, 40 progetti vincitori e tra questi ci siamo noi!Essendo tra le studentesse selezionate fra coloro che hanno presentato i migliori progetti, parteciperemo ad un ministage di tre giorni presso le aziende partner delprogetto (IBM, Banca Intesa San Paolo, Enel, Generali, Kyndryl, e Sistemi Informativi) nel mese di luglio’.
Il loro successo inorgoglisce tutti, dichiara la preside Gugliotta, dai docenti del Consiglio di classe della VB Scientifico, a tutta la comunità scolastica del Pirandello, consapevoli delle numerose e versatili competenze raggiunte dalle due alunne nell’area metodologica, in quella logico-argomentativa, in quella umanistica, in quella linguistico-comunicativa, in quella logico-matematica e in quella delle scienze applicate nel corso dei cinque anni di studio al liceo scientifico di Bivona, grazie alla loro disponibilità a mettersi in gioco e a cogliere le sfide come delle opportunità di crescita.

COMUNICATO

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