Castronovo di Sicilia, il Sindaco Sinatra replica all’opposizione

CASTRONOVO DI SICILIA –  Non si può che provare particolare imbarazzo a replicare sul contenuto della nota ospitata sulle pagine di “Magaze”,  e cioè quella riguardante  le dichiarazioni del Gruppo Consiliare di opposizione del Comune di Castronovo di Sicilia.  Per tale ragione, non intendiamo   dare a queste poche righe valore di   replica, sarebbe come dare sostanza a cose che sostanza non hanno, ma vuole essere piuttosto un  semplice chiarimento, nel rispetto di chi legge.

 La fantasiosa rappresentazione dei fatti e delle circostanze, la pochezza politica dei contenuti, la ricerca dello scoop da sciacallaggio -social ,  l’assoluta mancanza di rispetto reale  per le preoccupazione dei cittadini e per chi, in prima linea, con  il proprio impegno, fronteggia le complicanze di una situazione complessa e non solo sotto il profilo strettamente sanitario,  ad esclusivo  vantaggio di una misera strumentalizzazione antagonista del momento, offre al lettore attento e consapevole, il volto peggiore di una presenza civile che merita soltanto di essere ignorata. La posta in gioco, in ogni comunità, piccola o grande che sia, è stata , tra mille possibili errori dettati dalla novità del nuovo ed invisibile nemico, quella di mettere in atto tutti gli strumenti necessari e disponibili per contrastare l’emergenza, che occorre ricordare non è soltanto sanitaria, ma anche economico-sociale.  E’ sotto gli occhi di ogni concittadino, tranne di chi si è ritirato sull’Aventino  già da parecchio tempo e  lì è rimasto dietro una squalificante e squalificata tastiera,  che fin dalla prima fase del contagio questa Amministrazione comunale ha attivato ogni procedura, ogni azione di legge oltre che di buon senso, non solo per resistere al contagio nel modo migliore, ma anche per venire incontro alle famiglie in difficoltà, a seguito del lock down. E’ stato, infatti,  immediatamente  convocato un “Tavolo di crisi” con tutte le Istituzioni localmente rappresentate, sono state adottate le ordinanze sindacali che di volta in volta si rendevano necessarie, sono state costantemente date informazioni alla popolazione sui comportamenti e sui rischi, è stato allertato un Servizio di Protezione civile comunale con attività  H24, sono state eseguite decine di sanificazioni negli uffici pubblici, nelle scuole di ogni ordine e grado e su tutta l’area urbana, sono stati distribuiti  voucher per decine di migliaia di euro a sostegno delle famiglie in difficoltà ( parte dei quali con risorse derivanti dall’indennità del sindaco che ne ha fatto rinuncia fin dal suo insediamento), sono stati acquistati e distribuiti beni alimentari di prima necessità, è stata attivata l’iniziativa del “carrello solidale” con grande successo, sono state acquisite e distribuite mascherine per tutti coloro che ne necessitavano, è stato garantito dai Volontari di P.C. il ritiro dei farmaci per limitare la movimentazione dei cittadini, è stato garantito il prelievo domiciliare ai pazienti  con trasferimento dei campioni ai laboratori di analisi. Tutto ciò grazie all’impegno giornaliero anche   di amministratori che sul fronte ed in sala operativa, a volte per un’intera notte, ove necessario,hanno coordinato le attività in emergenza, mentre “altri”,  facevano gli spettatori al sicuro dei loro “scuri”. (cit. Francesco Guccini). Nessun caso di contagio in questa prima fase. Medesime attività sono ripartite   con la ripresa del contagio a fine estate, fino ad un drive-in che ci consegnava ancora zero contagi. In tutto questo, il Sindaco e gli uffici competenti, in costante giornaliero contatto con il Servizio sanitario  territoriale e provinciale, hanno monitorato la situazione adottando, di volta in volta, ogni scelta operativa, anche in relazione alle altre attività dei servizi comunali ordinari e di programmazione, che di fatto  dovevano comunque essere assicurati. Alla risalita del contagio è stato immediatamente richiesto ed ottenuto un nuovo successivo screening sulla popolazione, reso quasi immediatamente possibile grazie alla disponibilità degli operatori sanitari del Distretto e dello stesso Commissario dott. Costa, raggiunto da una telefonata da parte del sindaco, nella sera del 31 dicembre u.s.

 700 i tamponi processati in quell’occasione   e l’intero Consiglio comunale impegnato sotto i gazebi, a  supporto dei medici e di altro personale sanitario. Alla fine della lunga e faticosa giornata, i campioni sono stati trasferiti e consegnati dal sindaco presso i laboratori COVID di Palermo, dopo  che lo stesso, aveva prelevato, nella mattinata del giorno precedente, tutto il materiale necessario presso la sede COVID della Fiera del Mediterraneo.  E’ di questi giorni un’ulteriore ordinanza sindacale particolarmente restrittiva apprezzata dagli Uffici di sanità pubblica e dagli  Uffici della stessa Presidenza della Regione, che ha portato, infine, alla richiesta di istituzione di “zona rossa”,  come di norma, al Presidente Musumeci, accompagnata quest’ultima, da contatti telefonici del primo cittadino con il vertice degli Uffici  Presidenziali, come di  chi ha contezza ordinaria e consolidata nei rapporti tra Istituzioni.

Ma tutto ciò, non sarebbe stato possibile senza la generosa collaborazione dei consiglieri e degli assessori, alcuni dei quali con specifica competenza professionale, ma soprattutto senza lo straordinario impegno degli Uffici (che hanno prodotto, anche in questi giorni di pandemia,  eccellenti risultati in termini di risorse e di progettualità del valore di alcuni milioni di euro e non “fumo negli occhi” ), dei Volontari di protezione Civile che continuano a garantire assistenza ai cittadini, del Corpo dei vigili urbani, della disponibilità di uomini e donne di questa nostra generosa comunità, di cui non posso che essere consapevolmente orgoglioso.   Neanche a costoro e ciò è cosa triste,   rendono implicitamente merito  le miserevoli affermazioni riportate nella nota a cui la presente si riferisce ed alle quali non crediamo di dovere offrire altro tempo, da dedicare piuttosto a cose più serie ed urgenti per la collettività. 

La politica è fatta di confronto, di incontro ma anche di contrapposizione, ma nessuna di queste tre condizioni può prescindere dall’ETICA e dal rispetto della VERITA’ istituzionale, alla quale un rappresentante del popolo non si può   sottrarre, specie in stagioni così difficili per l’intero paese.   Questa è la cifra   che deve tenere  in debito conto  chi si presta a offrire un “servizio”.  Tutto il resto è “bagarre” !

E’ per questa ragione che ci piace pensare e per certi versi convintamente,  che certe dichiarazioni  non possano  essere attribuite a rappresentati del popolo, nei confronti dei quali non possiamo che continuare a nutrire rispetto istituzionale al di là della diversità dei ruoli, ma alla povera e penosa penna di qualche sconsiderato attore da  avanspettacolo, che farebbe bene ad occuparsi davvero di giochi di società, ancora più semplici,  tradizionali ed alla sua portata,  del citato monopoli.   

COMUNICATO

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