I Comitati Regionali di Promozione Sportiva scrivono al CONI: obiettivo ripresa attività e riapertura palestre e centri sportivi

PALERMO – Sono complessivamente 15 i Comitati Regionali di Enti di Promozione Sportiva della Sicilia che hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata al CONI Sicilia, nonché al mondo politico e istituzionale, lanciando un grido d’allarme. Nel dettaglio: ACSI, AICS, ASC, ASI, CNS LIBERTAS, CSAIN, CSEN, CSI, CUS, CUSI, ENDAS, MSP, OPES, PGS, UISP, US ACLI. Obiettivo riaprire gli impianti sportivi e riprendere in maniera graduale tutte le attività per migliaia di società sportive che proprio adesso non possono essere lasciate da sole. “Ci stiamo spendendo per le associazioni, per le palestre – ha spiegato il presidente regionale dell’OPES, Andrea Patti – abbiamo chiesto il sostegno ed effettuato tanti interventi presso le istituzioni. Dobbiamo al più presto trovare una soluzione perché ogni giorno molte associazioni ci comunicano la chiusura. La ripresa ed il ritorno alla normalità sono importanti, soprattutto per loro e per gli oltre un milione di tesserati che gli enti di promozione sportiva rappresentano in Sicilia”.

Tecnicamente gli Enti hanno proposto cinque punti per la ripartenza post-Coronavirus. Chiedono circolari e linee guida sulle attività sportive consentite a partire dalla Fase-2; oneri e responsabilità sostenibili nel rispetto delle misure precauzionali imposte per la ripresa delle attività sportive. Sollecitano azioni di progettazione e innovazione per avviare azioni strategiche per la ripartenza a sostegno alle associazioni e società sportive. L’altro punto di fondamentale importanza è l’introduzione di un regime di sospensione dei versamenti delle ritenute, dei canoni di locazione anche dei privati, dei contributi previdenziali e assistenziali ed estensione di tutte le misure di sostegno previste per il settore turistico. Chiedono, infine, l’intercettazione di nuove e altre forme di finanziamento per cercare di evitare il più possibile il frazionamento delle risorse, massimizzando interventi ed evitando sovrapposizioni.

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