Emergenza valloni a Cammarata: i consiglieri di opposizione riaccendono i riflettori

CAMMARATA – Riceviamo e Pubblichiamo una nota inviataci dai consiglieri di opposizione di Cammarata:Domenica Centinaro, Giuliano Traina, Francesco Scrudato ,Cristina Scaccia, Salvatore Di Marco, Donato Caldara.

Emergenza valloni a Cammarata: il tempo passa tra promesse non mantenute, parole a vuoto e giri di valzer sulle responsabilità.

3 novembre 2018: un violento nubifragio mette in ginocchio il paese, causa l’esondazione di diversi valloni, provoca due vittime e ingenti danni. Tutti presenti: autorità, rappresentanze politiche di alto spessore o così si mormorava, tavoli tecnici,  troupe di giornalisti, tutti presenti e tutti impegnati ma ancora per poco. A distanza di quasi un anno, Cammarata piange ancora le sue vittime, i riflettori si sono spenti e con loro l’interesse di chi aveva promesso di  occuparsi del nostro territorio. I temporali di fine estate vivificano una paura mai sopita, mettono ansia, ci riportano lì a quel tragico evento, ma a nessuno o quasi sembra importare. Gli alvei e le sponde di quasi tutti i valloni risultano ancora ricoperti di detriti e di grossi massi che richiedono l’esecuzione di interventi immediati e improcrastinabili, ma in un desolante giro di valzer, nessuno è ancora pronto ad occuparsene. Ciò che desta ancora più rabbia è l’irragionevolezza e l’illogicità di ciò che accade. Con nota protocollo n. 22800 del 7 novembre 2018 a firma del sindaco e dell’Ing. Giuseppe La Greca indirizzata all’Ing. Capo del Genio Civile di Agrigento si rappresentava la criticità della situazione e la necessità di un intervento immediato di manutenzione e pulitura di diversi valloni secondo il seguente  ordine di priorità: Saraceno, Bosco, Vallone Bianco- Passo Barbiere, Turibolo, Scrudato, Gallinica-Chirumbo, Bocca di Capra, Tumarrano, Mancuso, Sparacia; con successiva nota protocollo n. 242176 del  19 novembre 2018 il Genio Civile di Agrigento nella persona dell’Ing. Capo Duilio Alongi trasmetteva verbale dei sopralluoghi effettuati, verbali di somma urgenza e quadri economici dei lavori ritenendo bisognevole di interventi urgenti, il vallone Sparacia con un importo presunto complessivo del costo dei lavori di 285.000,00 euro e il vallone Scrudato con importo presunto complessivo del costo dei lavori  di 325.000,00 euro specificando che la priorità degli interventi era stata concordata con l’U.T.C. e con l’Amministrazione del Comune di Cammarata; circostanza smentita più volte dall’amministrazione stessa. Come se non bastasse, nel verbale di sopralluogo congiunto, trasmesso con nota protocollo  242176 del  19 novembre 2018 dal Genio Civile di Agrigento nella persona dell’Ing. Capo Duilio Alongi, si legge: “ al torrente Saraceno affluiscono i valloni Bosco, San Lorenzo e Filici che si presentano incassati e senza problematiche urgenti”, circostanza molto grave che entra palesemente in contrasto con l’ordine di priorità definito dall’amministrazione, che li colloca invece ai primi posti. La stranezza sta  proprio nel fatto che  i valloni che vengono considerati non bisognevoli di interventi urgenti sono quelli che hanno  provocato più danni e principalmente la morte del nostro caro concittadino Cosimo Fustaino e della moglie. Più e più volte i gruppi di opposizione hanno chiesto al Sindaco e alla Giunta di  predisporre  tutte le azioni possibili e coinvolgere tutti gli enti preposti  al fine di intervenire con estrema urgenza per ristabilire la funzionalità di tutti i valloni, garantire il regolare deflusso delle acque ed eliminare pericoli per la pubblica e privata incolumità, ma purtroppo con esito negativo.  Pretendiamo risposte certe, immediate e concrete da parte dell’amministrazione,  interventi urgenti da parte del Genio Civile e di tutte le Autorità competenti in materia al fine di  ripristinare il regolare deflusso delle acque. Pretendiamo rispetto per Cammarata e per i cittadini cammaratesi. Riaccendiamo i riflettori su un territorio che ha bisogno di aiuto.