Promozione “A” – Mister Maggio elogia il Kamarat dei giovani: “Orgoglioso dei miei ragazzi, abbiamo bisogno di sostegno. Prima parte di stagione difficoltosa, vi spiego..”

CAMMARATA – Si è mostrato soddisfatto e tranquillo il tecnico Renato Maggio al termine del match di domenica scorsa contro la capolista Salemi, conclusosi sull’1-1 finale e valido per la 14° giornata di Promozione girone A. Il Kamarat dei giovani è riuscito a bloccare sul pareggio una delle formazioni maggiormente accreditate al salto di categoria in Eccellenza. Biancoazzurri in piena zona play-out, ma con la consapevolezza di essere in crescita e in miglioramento sotto tanti aspetti. In tal senso, il “punticino” conquistato domenica trasmette autostima, entusiasmo e fiducia ad un gruppo formato essenzialmente da giovani promesse. Ripaga, senza ombra di dubbio, tutti i sacrifici della compagine di Cammarata in questa prima ed intensa parte di stagione sportiva.

Mister Maggio è il primo ad essere soddisfatto della prova dei suoi ragazzi contro una formazione, il Salemi per l’appunto, sulla carta notevolmente superiore, raggiunta sull’1-1 dai biancoazzurri malgrado l’inferiorità numerica. “Conosco molto bene la mia squadra – ha esordito – alterna prestazioni eccezionali ad altre poco positive. Stiamo disputando il campionato con una rosa abbastanza corta, non ho un grosso organico a disposizione, tuttavia mi ritengo fiero dei ragazzi perché ci mettono impegno, buona volontà e tanta determinazione. Il pari con il Salemi? Purtroppo non potevo chiedere di più, sono comunque soddisfatto, anche perché in questa prima parte di stagione abbiamo disputato 27 partite tra campionato, recuperi, coppa e juniores. Ho affrontato la partita con il Salemi con un 4-5-1 per cercare di fare muro e provare delle ripartenze senza rischiare troppo. E alla fine abbiamo rischiato pochissimo. Abbiamo attraversato una situazione tutt’altro che facile. Ora ci serve una settimana di riposo per ricaricare le batterie”.

Il tecnico biancoazzurro ha proseguito affrontando altri temi, fra cui l’obiettivo salvezza e il raggiungimento dei quarti di Coppa Italia (il Kamarat affronterà i messinesi del Giardini Naxos a gennaio). “I ragazzi crescono domenica dopo domenica. A volte siamo stati umiliati da squadre non all’altezza di farci 3-4 goal: alcune volte per colpa mia perché la rosa è ristretta o per via di qualche infortunio. Se il sottoscritto ama il Kamarat, lo stesso si può dire per quei 3-4 dirigenti che si spendono per questi colori e rubano del tempo alla propria famiglia. E per evitare di non far morire questo giocattolo stiamo facendo tantissimi sacrifici. Noi abbiamo bisogno di serenità e aiuto, sicuramente non di critiche perché non ci fanno bene. Il Kamarat bisogna sostenerlo sempre, nei momenti belli e nei momenti brutti. La salvezza? Per me – ha ammesso Maggio – è alla portata di mano. Questi ragazzi crescono e la società mi ha promesso che rinforzerà la rosa durante la pausa. Ricordo, inoltre, che siamo ai quarti di finale in Coppa Italia, competizione al quale noi diamo estrema importanza perché rappresenteremo il nostro paese oltre provincia”.

Bilancio finale sulla prima parte di stagione e discorso in prospettiva futura. “Il girone di andata – spiega Renato Maggio – ci è servito per fare esperienza. In alcune circostanze ero impotente perché la rosa si presentava assai corta, ma nonostante ciò ho cercato di curare diversi aspetti. Facciamo tesoro degli errori commessi in alcune partite e guardiamo avanti con ottimismo. Puntiamo molto sulla coppa e se riusciremo a passare il turno, potremo avvicinarci al campionato di Eccellenza. Il tutto avendo speso poco e niente e con un budget limitato. Ripeto: il Kamarat ha bisogno di aiuto, non di polemiche. Io sono soddisfatto perché ho la coscienza pulita e non ho mai abbandonato questa barca anche nei periodi più difficili. Anzi, nei momenti brutti ho cercato di fare quadrato per evitare il tracollo. Spero, quindi, di portare a termine questo campionato nel migliore dei modi. In ogni caso, se le cose dovessero andare male in coppa e riuscissimo a salvarci in Promozione, potremo ritenerci soddisfatti e avremmo la consapevolezza che un paesino come Cammarata può vantare ancora una squadra di calcio. Altre piazze della Sicilia, anche blasonate, recentemente sono scomparse, mentre il Kamarat è invece in vita e da oltre 20 anni disputa campionati di Eccellenza e Promozione senza nessun aiuto”.