Torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora tra sabato 27 e domenica 28 ottobre 2018. Sarà per l’ultima volta?

Lancette indietro di un’ora: nel prossimo weekend, infatti, tornerà l’ora solare che subentrerà all’ora legale. Questo avverrà nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre 2018. Le ore 3:00 diventeranno le 2:00 e il suddetto cambiamento ci permetterà per una notte di dormire un’ora in più. Le giornate saranno più corte e il sole tramonterà prima, presumibilmente alle ore 17:15.

Non sarà facile riadattarsi alle abitudini. Tra favorevoli e contrari, infatti, il cambio dell’ora provoca parecchi fastidi al nostro organismo come insonnia, difficoltà di adattamento al nuovo orario e generalmente una sensazione di stanchezza. Perchè si passa dall’ora legale a quella solare? Si utilizza questo orario per evitare problemi con i trasporti, per il risparmio energetico e un altro motivo, seppur meno importante, è che al mattino, anche nei periodi invernali, sarebbe troppo buio. L’ora solare ci “guiderà” fino all’ultima domenica di marzo del nuovo anno.

L’ora legale nasce in Italia come misura di guerra nel 1916 e rimarrà in uso fino al 1920. Nel corso della seconda guerra mondiale fu abolita per essere poi reintrodotta più volte. Fu stabilizzata definitivamente per legge solo nel 1965 ed è da quell’anno che rappresenta un appuntamento fisso. Fino al 1980 la sua durata era di 4 mesi. Nel 1996 è stata prolungata di qualche altra settimana. Il passaggio dall’ora legale a quella solare avviene anche nella maggior parte dei paesi occidentali. Questo cambiamento, invece, non avviene in Russia, Argentina, India e in gran parte dell’Australia.

Tuttavia, lo stesso cambio d’ora potrebbe essere soggetto ad abolizione. Lo spostamento delle lancette, che era entrato in vigore per un motivo ben preciso – ovvero quello di risparmiare dal punto di vista energetico – probabilmente non vedrà un prosieguo dopo l’ottobre del 2018. Una riforma che potrebbe cambiare la situazione vigente: l’annuncio di una possibile abolizione del cambio d’ora, viene direttamente dal presidente della Commissione dell’Unione Europea, Jean-Claude Juncker. Ciascun Stato dovrà decidere se applicare o meno l’ora legale o quella solare in maniera permanente e comunicarlo entro il mese di aprile del 2019. La proposta deriva dal fatto che il motivo del risparmio energetico “non sussiste più”. Nel caso in cui il Consiglio e il Parlamento Europeo, dovessero confermare questa proposta, il mese di ottobre 2018 sarà l’ultimo in cui sarà necessario fare il cambio d’ora.