ALESSANDRIA DELLA ROCCA – Già nel mese di gennaio, un documento approvato dal consiglio comunale di Alessandria della Rocca, trasmesso all’Unione dei Comuni Platani-Magazzolo, proponeva una strategia per ridare slancio alle attività dell’ente territoriale nato nel 2004 e che oggi versa in una situazione di stasi.

“I consiglieri comunali di minoranza avevano formalizzato la proposta di uscita dall’Unione dei Comuni durante un primo consiglio comunale – spiega Alfonso Fisco, sindaco del Comune di Alessandria della Rocca –  ma su mie pressioni la decisione è stata arrestata per far largo ad una proposta costruttiva. Niente rotture, piuttosto produciamo fatti politici per dare precise responsabilità e riqualificare le azioni dell’Unione.

Quali dunque le iniziative per ridare slancio ad una realtà nata diciotto anni fa per l’esercizio di funzioni o servizi di competenza comunale da attuare in maniera congiunta con le amministrazioni associate, ovvero S. Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani e Cianciana?
“Abbiamo elaborato una piattaforma di proposte. Una di queste ricorre al potenziamento delle responsabilità dei dipendenti. L’Unione conta infatti su cinque dipendenti, che di fatto sono sottoutilizzati: di questi, uno può restare fisso a gestire il protocollo, gli altri, visto che la loro categoria lo permette, possono essere riconvertiti a vigili urbani. Dopotutto siamo in possesso di un veicolo, quindi sarebbe possibile attivare un reale servizio di polizia locale dell’Unione che non abbia tutte le competenze ma che si specializzi in polizia di natura ambientale e ci aiuti a vigilare sul territorio facendosi carico anche del controllo sulle ordinanze per il commercio, per esempio sulla vendita di alcolici oltre un certo orario…”

Il resto dei fabbisogno del personale per l’Unione, secondo Frisco, potrebbe poi essere coperto attuando dei turni di rotazione tra i dipendenti di tutti i comuni membri: “Ad esempio, se sei responsabile dei servizi turistici potresti svolgere ventiquattro ore nel comune di appartenenza e dodici presso l’Unione” Tra le altre proposte avanzate dal documento c’è l’ottimizzazione servizi turistici grazie ad un “Cartellone unico delle manifestazioni” che eviti di far accavallare iniziative nel territorio disperdendo pubblico e turisti. “Le proposte esistono – conclude Fisco – ma ad oggi rimangono inascoltate”.