MUSSOMELI – Una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella porta ancora una volta al centro del dibattito il tema mai sopito delle drammatiche condizioni di precarietà in cui versa la rete viaria dei comuni dell’entroterra siciliano. E’ il Sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania, ad inviarla al Palazzo del Quirinale. Un appello per esternare e condividere con il Capo dello Stato le preoccupazioni e l’angoscia vissute dal primo cittadino del comune nisseno.

“Frane, smottamenti rendono ormai impraticabili le nostre strade – è questa la situazione descritta nella lettera che Catania indirizza a Mattarella, ulteriormente “aggravata con le recenti nevicate e piogge che hanno reso le nostre strade delle mulattiere”. Circostanze che “pongono i territori in condizioni di estrema marginalità, privando i cittadini delle medesime opportunità di cui godono altri territori”. Il Sindaco parla anche dell’inesorabile esodo dei giovani, che “vanno via perché la classe dirigente di questa terra (o quella che autoreferenzialmente si è definita tale) non è stata capace di assicurargli nemmeno una buona viabilità, indispensabile per lo sviluppo economico e sociale”; e di come anche l’offerta turistica trovi estrema difficoltà ad affermarsi”.

Tra i punti affrontati nell’appello anche il rischio a cui vanno incontro centinaia di pendolari costretti ogni giorno a percorrere strade non sicure, che spesso “mettono a repentaglio la stessa vita di partorienti e bambini, anche a causa della politica dei tagli alla sanità che ha causato la chiusura del punto nascita e della pediatria presenti da anni nell’ospedale di Mussomeli”.

“Illustre Presidente qui sono in discussione alcuni principi cardine della nostra costituzione: il diritto alla salute, il diritto allo studio il diritto alla sicurezza” – conclude il Sindaco. “Per tutti questi motivi La invito a visitare i nostri luoghi per rendersi conto, di persona, del disagio che i miei concittadini e tutti i cittadini del Vallone sono costretti a vivere e subire quotidianamente e mi permetto di chiederLe anche […], di intervenire sugli organi di competenza, affinché si possa, in tempi brevissimi, porre in essere tutte le azioni necessarie e non più procrastinabili alla realizzazione degli interventi sulle nostre strade al fine di riconoscere ai nostri cittadini i medesimi diritti e stesse opportunità che altri cittadini di altre aree hanno.