PRIZZI – Sulla base della legge n.164 del 2014, il Consiglio comunale ha approvato nei giorni scorsi il Regolamento per l’applicazione del baratto amministrativo nell’ambito degli interventi nel settore dei servizi sociali. Questo tipo di intervento si aggiunge, infatti, a una serie di altri interventi di sostegno sociale ed è considerato la prima forma di intervento di politica sociale inteso come beneficienza pubblica.
Proviamo a capire meglio di cosa si tratta. Sulla base della normativa vigente, i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni delle tasse per interventi volti alla riqualificazione del territorio da parte di cittadini che non riescono a pagare i tributi comunali. La soluzione del cosiddetto ‘baratto amministrativo’ offre un doppio vantaggio: da un lato, i cittadini impossibilitati a pagare i tributi comunali hanno la possibilità di ripagare l’ente svolgendo servizi di pubblica utilità mentre, dall’altro, il Comune usufruisce di risorse umane per lavori utili alla tutela e valorizzazione del territorio, in un periodo in cui scarseggiano le risorse, le assunzioni sono bloccate e sono continui i tagli nella gestione amministrativa. Gli interventi in cui i cittadini sono impiegati possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ma anche interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale e di aree e beni immobili inutilizzabili.
Il baratto amministrativo si applica, in forma volontaria, ai cittadini residenti che hanno tributi e canoni comunali non pagati sino al 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della domanda, non ancora regolarizzati. Il Consiglio comunale ha approvato il Regolamento, considerata l’attuale situazione di crisi che mette molte famiglie nella condizione di non riuscire a pagare le tasse e rende difficile per l’ente pubblico garantire una corretta manutenzione e pulizia delle strade e piazze. Una soluzione utile al singolo cittadino, al Comune e alla comunità intera.