PRIZZI – Sono già in fase di conclusione i lavori per l’avvio di ‘Aquiloni per volare’, il progetto di apertura di un asilo nido comunale a Prizzi, mentre il Comune è in attesa del finanziamento a supporto della gestione dei servizi. Una volta ottenuto anche quello, partirà la gara per l’affidamento. Intanto il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento che disciplina le modalità di funzionamento dell’asilo, la presentazione delle domande come i criteri di valutazione per l’ammissione. Con un totale massimo di 30 posti e dietro pagamento di una retta stabilita sulla base del reddito familiare, il servizio sarà rivolto a tutti i bambini da zero mesi a 3 anni, le cui famiglie sono residenti nel Comune di Prizzi o vi svolgono un’attività lavorativa stabile.
Con l’obiettivo di mettere al centro il bambino e la sua formazione sin dalla tenera età, il progetto nasce per diffondere una cultura dell’infanzia centrata sul riconoscimento del bambino come soggetto titolare del diritto di essere protagonista attivo del suo sviluppo all’interno di un contesto e di una rete di relazioni che favoriscano il loro benessere e la piena espressione delle loro potenzialità individuali. Secondo quanto si legge nel Regolamento, il progetto rappresenta altresì una vera e propria carta dei servizi integrativi per la prima infanzia a sostegno dei genitori nel loro ruolo educativo, allo scopo di conciliare i tempi di vita e di lavoro delle famiglie. Volto a favorire un adeguato sviluppo psicofisico dei bambini fino a tre anni di età, l’asilo nido permetterà infatti un rapporto costante e organico con la famiglia e con le altre istituzioni scolastiche e sociali. Sarà inoltre pensato come luogo di informazione e formazione permanente sulle problematiche della prima infanzia.
Fondamentale sarà la collaborazione costante con la famiglia, per uno scambio di informazioni sulle abitudini del bambino e sull’organizzazione del lavoro al nido: gli educatori incontreranno periodicamente i genitori che comunque rimarranno al nido per alcuni giorni durante la fase di prima ammissione in modo che l’inserimento e il distacco siano per il bambino graduali. Il contatto diretto con famiglie e strutture sanitarie è fondamentale per riuscire a dare una risposta globale ai bisogni dei bambini, prevenire e intervenire in tempo su eventuali situazioni di svantaggio psicofisico e socioculturale, promuovere corretti comportamenti educativi e svolgere, presso l’intera comunità locale, funzioni di formazione permanente sulle problematiche della prima infanzia. In particolare, il Nido garantisce il pieno diritto dei bambini che presentano difficoltà di qualsiasi natura ad essere accolti in condizioni di parità con gli altri bambini, operando in sinergia con le strutture sanitarie presenti nel territorio.
Secondo i criteri di ammissione stabiliti dal Regolamento, i bambini in situazione di disabilità o orfani di entrambi i genitori avranno precedenza assoluta mentre altri criteri di ammissione saranno il disagio personale o familiare, con famiglie in gravi difficoltà sociali o economiche, la situazione lavorativa della famiglia e la composizione del nucleo familiare.