Servizio Civile Nazionale: Prizzi punta tutto sul dialogo intergenerazionale

PRIZZI – In avvio dal mese scorso, il servizio civile nazionale impiegherà giovani prizzesi fra i 18 e i 28 anni in progetti di utilità sociale per la durata di un anno. Quest’anno il Comune di Prizzi impegna i volontari di servizio civile con la  collaborazione dell’associazione L’Albero della Conoscenza – Onlus, già ente attuatore di progetti di servizio civile, che avrà cura di gestire i progetti. L’associazione dispone infatti di una struttura di gestione dedicata al servizio civile, di un sistema di progettazione, valutazione, monitoraggio di progetti, di un sistema di reclutamento, selezione, valutazione dei volontari e di formazione implementato negli anni.

Nei due progetti di volontariato, sono stati impiegati dodici volontari prizzesi, divisi fra le attività di assistenza agli anziani e quelle di promozione ed educazione culturale per i minori. Per entrambi i progetti, dopo una prima fase di formazione,  i volontari sono stati coinvolti nel lavoro di programmazione delle attività  e di analisi e conoscenza del territorio e del contesto di azione, attraverso lo studio del fenomeno oggetto e la raccolta di dati. L’attuazione dei progetti permetterà di rafforzare il senso di appartenenza al territorio, di promuovere la partecipazione attiva del volontario nella comunità e la formazione e la crescita personale del volontario.

Il progetto volto a indagare e agire sul fenomeno di disagio minorile e bullismo, Supporting Children and Families, ha come obiettivi chiave l’educazione e la promozione culturale rivolta a bambini e famiglie svantaggiate. I volontari saranno impiegati in attività di animazione culturale e tutoraggio scolastico e più largamente coinvolti nell’attuazione di interventi mirati, in continua collaborazione con agenzie educative, genitori e servizi sociali sui territori di intervento. Il progetto vuole garantire un supporto agli studenti vittime di bullismo e avviare un processo di sensibilizzazione di operatori, famiglie e istituzioni, al fine di intervenire anche preventivamente nella riduzione delle situazioni di disagio. Nello specifico, saranno attivati diversi spazi di ascolto, una rete anti-bullismo e attività di sostegno e recupero scolastico, laboratori didattici e ludico-ricreativi. I volontari avranno modo di conoscere il fenomeno del bullismo, di sviluppare capacità di lavorare in squadra, acquisire tecniche di animazione e capacità di ascolto, di gestire e risolvere conflitti.

Intergeneration, il secondo progetto, si rivolge invece alla terza età,  impegnando i volontari nel sostegno e supporto quotidiano agli anziani nelle piccole esigenze quotidiane, nell’ascolto e nella socializzazione attraverso attività ludico-ricreative per la terza età. Il progetto prevede anche l’attivazione di uno sportello per fornire servizi di orientamento e informazioni sui diritti e sulle modalità di accesso alle varie risorse sociali e territoriali. Obiettivo è migliorare le condizioni di vita degli anziani, soprattutto a livello sociale e relazionale, contrastando così disagi psichici diffusi dovuti alla solitudine. Il tutto, nell’ottica di uno scambio intergenerazionale fra il giovane volontario e l’anziano che con il suo bagaglio di vita diventa, a sua volta, risorsa per il volontario e la società. Intergeneration valorizza il ruolo sociale dell’anziano, permettendo al volontario di arricchirsi in termini di crescita personale, coscienza morale, sociale e di cittadinanza attiva, sperimentandosi inoltre direttamente nella relazione con gli anziani.

Il dialogo tra generazioni è il filo conduttore dei due progetti accolti positivamente dal Comune di Prizzi per permettere ai volontari di svolgere attività che oltre che di aiuto per gli altri, diventano strumento di crescita e formazione continua.

Giusi Francaviglia