PRIZZI – Un progetto che dura da vent’anni, un susseguirsi lento di riconoscimenti e una storia tutta da scrivere: non ha certo avuto vita facile il sito archeologico di Hippana, il monte nel territorio di Prizzi, conosciuto anche come Montagna dei Cavalli, piccolo tesoro nascosto nell’entroterra palermitano. Lo scorso 19 agosto, il dottor Stefano Vassallo, della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Palermo, ha presentato il frutto di tanti anni di lavoro: presso l’Aula Consiliare del Comune di Prizzi, la presentazione dei plastici de “Il Teatro di Montagna dei Cavalli” si è svolta alla presenza dei cittadini, del Sindaco Luigi Vallone, del Vice Sindaco Antonella Comparetto e dell’Assessore al Turismo, la dottoressa Anna Lia Leone. I plastici saranno posti all’interno del Museo Archeologico di Prizzi, in corso Umberto I, che conserva la maggior parte dei preziosi reperti della città di Hippana.
Il progetto di studio e ricerca relativo al sito archeologico di Hippana è stato portato avanti per anni e, a partire dal 2005, diverse campagne di scavi hanno rinvenuto i primi resti dell’antico teatro sepolto da più di duemila anni. «Abbiamo scoperto i primi scalini del teatro a circa quattro metri di profondità, ricevendo finalmente conferma che si trattasse davvero di un teatro greco», ha spiegato il dottor Vassallo, che ha personalmente seguito i lavori. L’ubicazione della città di Hippana e dei resti rinvenuti è stata, infatti, per molto tempo oggetto di dibattito tra studiosi e archeologi, fino alla loro identificazione con i resti ritrovati sulla Montagna dei Cavalli.
Di età ellenistica, risalente alla seconda metà del IV secolo a.C., il teatro fu distrutto nel 258 a.C., in seguito al saccheggio e alla conquista della città di Hippana da parte dei Romani. «Nel contesto dello sviluppo culturale di una società, la presenza di un elemento architettonico quale il teatro dimostra la ricchezza e la sensibilità culturale di una popolazione che ha fortemente sentito l’esigenza di un luogo di incontro e condivisione», spiega il dottor Vassallo, confermando il grande valore della scoperta del teatro nel territorio. A dare voce all’interesse che il Comune di Prizzi nutre da sempre per il sito archeologico, è intervenuto il Sindaco Luigi Vallone: «Il nostro interesse per il sito non è mai mancato negli anni e quando abbiamo avuto accesso alle risorse economiche abbiamo fatto di tutto per valorizzarlo». Come il progetto, già finanziato e realizzato anni fa, di un sentiero di accesso e l’intento futuro di predisporre anche di un mezzo di trasporto che, da monte a valle, permetta ai visitatori di accedere più facilmente al sito.
Per quanto le risorse economiche siano fondamentali per costituire delle équipe di ricerca, realizzare strutture adeguate di accesso e valorizzare l’importanza dell’intero sito archeologico e completare gli scavi sul teatro, il dottor Vassallo ha tenuto a precisare quanto sia importante lavorare su ciò che si ha già a disposizione, in attesa di maggiori risorse. Intanto, la speranza di poter vedere, un giorno, il teatro nel suo antico splendore resta viva nel cuore di ogni persona che ne conosce la storia e il valore: «Qualsiasi prizzese sogna di assistere un giorno a una rappresentazione teatrale presso il teatro di Hippana», ci dice l’Assessore al Turismo, Anna Lia Leone, che ha rinnovato l’impegno dell’amministrazione per la valorizzazione del territorio e delle sue risorse.
Photo © Antonino Canale
Giusi Francaviglia