Cammarata: Consiglio Comunale straordinario contro la consegna delle reti idriche. RINVIATO A DATA DA DESTINARSI

CAMMARATA – Il Presidente del Consiglio Comunale di Cammarata, Nicolò Gabriele Madonia, ha convocato una seduta straordinaria ed urgente del Consiglio per il giorno 11 marzo 2015 alle  ore 20.30 per discutere sulle misure urgenti da adottare contro la consegna delle reti al gestore privato del Servizio Idrico Integrato in Provincia di Agrigento, a seguito dell’ultima diffida notificata al Comune.

Per sopravvenuti imprevisti il Consiglio è stato rinviato a data da destinarsi.
La nota pervenuta al Comune di Cammarata il 30 gennaio scorso a firma del Dirigente Generale Dipartimento Acque e Rifiuti, intima il Comune a provvedere entro il termine di giorni 30 alla consegna delle reti e impianti afferenti.
Malgrado il Referendum del 2011 che disse ”SI” all’abrogazione della norma sulla privatizzazione del servizio idrico e quindi il ritorno alla gestione pubblica, e nonostante le tante manifestazioni e proteste di diversi Sindaci, la Regione Siciliana continua a ribadire l’obbligo di consegnare le reti alle società private.
Tuttavia il 26 febbraio scorso è stata emanata una risoluzione da parte della quarta Commissione Ambiente e Territorio, che impegnava il Governo Regionale e per esso l’Assessore all’Energia, a procedere alla revoca immediata delle note inviate a 17 Comuni della provincia di Agrigento, che erano stati diffidati a provvedere, alla consegna delle reti e impianti, alla Società di gestione Girgenti Acque s.p.a. pena l’attivazione del provvedimento sostitutivo.
In sede di Consiglio si proporrà di prendere atto della citata Risoluzione approvata il 26.02.2015 dalla quarta Commissione dell’Ars e di ribadire con forza che il Comune di Cammarata non intende consegnere né le reti idriche, né gli impianti del sistema idrico integrato.
Si proporrà inoltre di impedire l’accesso presso gli uffici comunali a commissari, nominati in forza di atti successivi e consequenziali all’atto di diffida, ordinando se necessario, a tutti gli impiegati comunali, di fare  rispettare quanto stabilito in sede consiliare.

Vincenzo Li Gregni