Amministrative 2015: primi scenari politici a Mussomeli

MUSSOMELI – Inizia ad animarsi la scena politica mussomelese in vista delle amministrative 2015 che si terranno in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.
Ad essere, in particolare, sotto i riflettori il Comitato Politico Pensare Solidale, che da mesi orami è attivo in paese attraverso azioni di coinvolgimento e confronto cittadino per costruire un programma di sviluppo che metta al centro le persone.
Sotto la guida dell’ingegnere Rino Genco, Pensare Solidale ha intrapreso un dialogo con gruppi civici, singoli cittadini e forze politiche, facendo parlare di sé e raccogliendo consensi.
Ed ecco, così, che la stampa locale ha iniziato a far trapelare le prime indiscrezioni, non sempre fondate, rino-gencocome tiene a precisare lo stesso Genco: “Da quanto appreso da mezzi di stampa, ho intenzione di fare qualche precisazione ed osservazione. In primis, sulla scelta del candidato a sindaco, nessuno corteggia nessuno, regola intransigente del Comitato Pensare Solidale è che la figura del sindaco emerga dalle persone facenti parte del gruppo o dell’intesa, qualora sarà fatta con il M5S, con cui al momento ci si sta solamente confrontandosi. Quanto sopra detto, in quanto riteniamo che il candidato sindaco debba incarnare a pieno e condividere senza riserva alcuna i programmi ed i valori delle forze politiche che l’appoggiano. Il solito vizietto di cercare persone estranee alla politica o fuori dalle militanze dei gruppi o partiti, del vivere e condividere battaglie e programmi, non è da noi. Anzi riteniamo che, un tale comportamento, significhi non assumersi ancora una volta le proprie responsabilità, quindi “prendere la serpe con mani d’altri” ed è sinonimo anche di non avere una classe dirigente, all’interno delle forze politiche ,all’altezza di svolgere questo ruolo.”
Non manca poi, da parte di Genco, qualche appunto sull’attuale condizione amministrativa e sul modo di operare presente e futuro.
“Su ciò che concerne invece il piano di riequilibrio finanziario dell’ente, – afferma – apprezzo molto gli sforzi di questi giorni da parte del sindaco Calà e del presidente del consiglio D’Amico. Non si può fare a meno di osservare invece, come ancora una volta, i consiglieri comunali, in particolare quelli di maggioranza, stanno lasciando da solo il proprio sindaco, non facendo a loro volta l’interesse della comunità ma lasciando una pesante eredità alla prossima amministrazione comunale, ritornando  così, verginelli, per ripresentarsi alla prossima tornata elettorale, ma, chi paga tutto ciò considerato anche il fatto che il segretario del partito di maggioranza è anche consulente economico del sindaco? Chiaramente noi cittadini. Le responsabilità, in consiglio comunale, vanno date anche alle forze di opposizione, perché anche il non fare è un enorme responsabilità. Leggo, inoltre, le dichiarazioni del segretario Scannella, che cito testualmente: “Cinque anni fa, s’era fatta una coalizione per salvare il paese dal dissesto finanziario senza tracciare un programma chiaro. Questa logica, è stato detto, va ribaltata. Dobbiamo scrivere un progetto per la città che non sia il classico libro dei sogni, ma un promemoria serio su cui confrontarsi e vedere con quali persone realizzarlo”. Mi domando e chiedo: La finiamo di giocare sulle sorti del paese? La finiamo di giocare con la vita e le tasche dei cittadini? Il solo dire, nelle dichiarazioni, “classico libro dei sogni” e che “cinque anni fa non c’era un programma serio” fa capire quanto poco seria e irrispettosa nei confronti dei cittadini sia stata questo tipo di politica, se io fossi stato al suo posto, mi sarei già dimesso da segretario.
“Noi, di Pensare Solidale, – conclude – siamo con tutti coloro non arrivano a fine mese, per i nostri commercianti ed artigiani che fra un po’ si domanderanno se pagare le tasse o dare da mangiare ai propri figli. Per favore, almeno una volta, cerchiamo di essere seri. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e capire che non è più permesso giocare sulle sorti dei cittadini. Debito ATO e riequilibrio finanziario, per non citare altro, sono dei palesi risultati. Per me negativi.”