
SAN BIAGIO PLATANI – Nei Paesi dell’Unione Platani Quisquina Magazzolo: San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina, Bivona, Cianciana ed Alessandria della Rocca si è costituito lo scorso tre settembre il comitato Comuni uniti per l’ambulatorio di riabilitazione.
Scopo di questa azione è la richiesta agli enti competenti, in questo caso il Distretto Sanitario di Bivona, di un Ambulatorio di Riabilitazione ove sia possibile usufruire anche di fisioterapia, logopedia, psicomotricità, con il supporto dalle moderne scoperte delle neuroscienze e della psicopedagogia.
Diverse forze sociali presenti nei paesi si stanno raggruppando, e fanno già parte di questo gruppo: esponenti di associazioni culturali, associazioni per i disabili, le Consulte delle donne, alcuni cittadini e alcune figure professionali come medici, psicologi, docenti. Significativa la presenza di esponenti politici, tutte le Amministrazioni Comunali, non ultimo a condividere questa necessità anche l’onorevole e sindaco di Bivona Giovanni Panepinto.
Questo associarsi è finalizzato alla conquista di un servizio per il territorio – dichiarano gli esponenti del gruppo Comuni Uniti – crediamo che bisogna puntare anche nell’entroterra, sullo sviluppo sociale, sul progresso civile, sulle pari-opportunità. Nei nostri cinque paesi, infatti, vi è un vuoto in questo specifico campo della riabilitazione, mentre i bisogni delle persone diversamente abili o comunque afflitte anche temporaneamente da un handicap, sono comunque presenti.
Gli unici Centri relativamente vicini, che offrono un servizio più completo, si trovano a Mussomeli, Cammarata e Agrigento. Spesso si verifica che tali Centri hanno una lista di attesa troppo lunga. I bambini, ad esempio, non possono posticipare di qualche anno le terapie specialistiche perchè verrebbero a perdere buona parte dei vantaggi che tali interventi danno nell’età evolutiva. Infatti, uno dei primi principi su cui si basa la riabilitazione è l’intervento precoce. Inoltre, bisogna fare le terapie riabilitative almeno due volte a settimana, quindi le persone diversamente abili, spesso bambini, sono costretti insieme alle proprie famiglie, a sottoporsi, a volte per anni, ad una fatica considerevole per recuperare o evolvere le loro condizioni. La presenza, pertanto, di un CENTRO di RIABILITAZIONE all’interno del Distretto, sarebbe di grande aiuto per gli utenti e le loro famiglie.
Nei prossimi giorni il comitato ha previsto un’opera di diffusione dell’iniziativa e la raccolta firme in tutti e cinque i paesi interessati alla problematica.