CGIL Agrigento: l’autunno drammatico per migliaia di giovani

AGRIGENTO – Il “Piano Giovani” aveva alimentato una speranza, quella che – sia pure per poco tempo e per pochi soldi – i Giovani sarebbero entrati in contatto con il mondo del lavoro.
Che fine faranno i 1.600 ragazzi selezionati, lo vedremo nelle prossime settimane.
La CGIL di proposte ne ha sempre fatte tante, 2 anni fa, abbiamo raccolto le firme e proposto una legge regionale sui tirocini che, ovviamente, è rimasta nei cassetti dell’ARS!
Il problema non è stato solo banalmente burocratico o informatico, ma anche di impostazione complessiva: con i finanziamenti di Garanzia Giovani e del D.L. 76/2013 complessivamente ci sono 74 milioni per attivare tirocini in Sicilia: con una diversa impostazione avremmo dato molte più risposte ed evitato proposte di tirocinio semplicemente oscene!
Ma resta la fame di lavoro, specie in una provincia come la nostra, allora non ha senso scandalizzarsi di fronte alle percentuali (doppie rispetto al resto del Paese!) o interrogarsi se il prossimo autunno sarà “caldo” o “freddo”: resterà, purtroppo, drammatico per tanti, troppi giovani.
Che, peraltro, non potranno più contare sul “welfare familiare” poiché i loro padri sono disoccupati ed i loro nonni hanno una pensione povera e a cui resterà solo la residua possibilità di scappare da questa terra, di alimentare una nuova ondata di migrazione.
Eppure qui c’è tanto da fare; eppure qui la CGIL con il suo “piano del lavoro” ha dimostrato che è possibile dare risposte in termini di occupazione ed ha esortato gli altri “attori economici e sociali” a darsi una “piattaforma”.
Ma tutto tace e tutto resta fermo: ferme le Terme, ferme le miniere ed i suoi Sali potassici, ferma l’edilizia.
Il Turismo ( a dispetto dell’enormi potenzialità e della perenne vocazione) resta ai livelli degli scorsi anni, con le caratteristiche del “mordi, sporca e fuggi”.
Forse dai Giovani può venire quella spinta al cambiamento che servirebbe, a condizione che non si affidano solo ad un “click” per trovare un timido pannicello caldo ma che sappiano cominciare ad organizzarsi per pretendere una svolta nelle politiche economiche dei governi.
La CGIL è pronta, in ogni Comune di questa provincia, ad essere al loro fianco per condividere questo percorso di mobilitazione e di lotta.

COMUNICATO STAMPA