Villalba, Bordenga “Consigli rinviati, un danno per il Comune”

VILLALBA – I continui rinvii del consiglio comunale, votati dai gruppi d’opposizione Villalba Futura e Gruppo Autonomo, potrebbero procurare un danno erariale al Comune. A dichiararlo è il Presidente Salvatore Bordenga al termine dell’intervento del consigliere Fabio Ferreri il quale ha dato lettura, ad inizio seduta dello scorso 27 marzo, di una nota con la quale, dopo aver ribadito ancora una volta le richieste dell’opposizione e le relative motivazioni che le hanno generate, ha proposto il rinvio del consiglio al prossimo 11 aprile. “L’ennesimo pretestuoso e ripetitivo documento di contestazione” ha commentato Bordenga che è intervenuto affermando che il comportamento dei consiglieri di VF e GA è “scorretto, provocatorio ed antidemocratico, nonché arrogante ed inconcludente come dimostrato ed attestato dall’Ufficio Ispettivo della Regione che con il recente provvedimento del 14 marzo ha bocciato il ricorso da loro proposto avverso l’archiviazione dell’indagine ispettiva sollecitata in tre anni di accuse e denunce bollate come infondate e menzognere”. Riguardo alla questione relativa alle sue dimissioni, ripetutamente richieste dall’opposizione, attorno alla quale ruota tutto il dibattito politico delle ultime settimane, il Presidente, dopo aver ribadito di essere perfettamente a conoscenza degli umori avversi di sette consiglieri su 12, i quali tuttavia non sono sufficienti a sfiduciarlo in quanto ne occorrono 8, ha rivelato “Era mio proposito dimettermi dalla carica di consigliere a metà consiliatura per dare spazio ai giovani, ma a seguito del ribaltone politico non ho alcuna possibilità di scelta: sono costretto a mantenere la carica di Consigliere e Presidente, per consentire all’Amministrazione Plumeri di portare a termine il suo mandato e il programma politico”.
Bordenga ha infine concluso che questo ennesimo rinvio di un consiglio iniziato il 27 febbraio, convocato in seduta straordinaria ed urgente su richiesta dell’opposizione, che non ha portato ad alcun trattamento degli ordini del giorno previsti, non fa che comportare una “spesa inutile per la pubblica amministrazione stante che tre Consiglieri sono dipendenti pubblici, uno è residente a Parma e un altro a Palermo, per cui potrebbe configurarsi la fattispecie di danno erariale in conseguenza di sedute consiliari iniziate e pretestuosamente rinviate”.

Flavia Fruscione